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Champions League Volley Femminile, Egonu riparte adagio: 9 punti nella vittoria (facile) di Milano in Slovenia

Esordio da titolare in stagione per Paola Egonu, che sul comodo campo delle slovene del Calcit Kamnik firma 9 punti (con 3 muri) e ritrova confidenza col parquet. Anche Conegliano vince 3-0

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Stavolta non è stata una comparsata: Paola Egonu di nuovo titolare nella serata in cui Milano fa debitamente il suo, lasciando cioè le briciole alle malcapitate slovene del Calcit Kamnik. Partita mai in discussione, filata via liscia in un’oretta e spiccioli: 25-8, 25-14 e 25-17 il punteggio finale in favore della Numia Vero Volley, che per l’occasione ha riproposto Egonu nel suo ruolo di opposto per quello che ha avuto tutta l’aria di voler essere un bel test con vista su vero appuntamento clou di novembre, cioè la sfida all’Unipol Forum di Assago che il 22 novembre vedrà Milano ricevere Conegliano.

Paola riparte senza forzare: 9 punti, ma con 3 muri

Quello con Calcit è stato il primo vero test stagionale in partite ufficiali di Paoletta, pensando che gli scambi fugaci contro la UYBA dell’ultimo turno di campionato fossero soltanto una sorta di riscaldamento e poco più. Orro nei primi due parziali e poi Konstantinidou nel terzo hanno innescato l’opposto di Cittadella con una buona frequenza, provando subito a metterla in ritmo: alla fine si sono contati 15 attacchi complessivi, di cui 6 andati a segno, uno sbagliato e uno murato (percentuale offensiva del 40%), che assieme a tre muri compongono i 9 punti di serata di Paola.

Nika Daalderop ne ha messi giù 11 di palloni, top scorer di serata, con Anna Danesi che ha firmato a sua volta 9 punti (con ben 4 ace e solo uno a muro: i 3 di Egonu sono la miglior prestazione sottorete di serata) ed Hena Kurtagic che ne ha mandati a referto 8.

Chiaro però che per la Numia s’è trattato di un test attendibile fino a un certo punto: di sicuro il migliore possibile per rimettere in campo Egonu, che non ha voluto esagerare, limitandosi a riprendere confidenza con la partita e il suo valore agonistico.

La via turca resta aperta (ma per fine stagione)

Non s’è fatta distrarre Paoletta dalle continue voci che la vorrebbero comunque lontana da Milano, se non a stretto giro di posta, quantomeno a fine stagione (è pur sempre a scadenza di contratto). Nel volley, vale la pena ricordarlo, il più del mercato viene confezionato tra gennaio e febbraio, e allora questo spiega perché in molti ritengono che proprio le settimane alle porte potrebbero fungere da spartiacque per capire bene cosa intenda fare Egonu.

Intanto la prospettiva di un passaggio lampo al VakifBank (con relativo scambio con Van Ryk) è da considerarsi tramontata: entrambe hanno giocato in Champions, e questo impedirebbe loro di farlo con un’altra squadra nel corso dell’annata corrente. Le due peraltro si ritroveranno di fronte a fine mese (il 28 novembre) a Istanbul per la partita d’andata che metterà in palio il primato nella pool C di Champions, e chissà se in quell’occasione Paola tornerà a parlare con la sua ex squadra di un possibile ritorno di fiamma. Che se ci sarà, sarà soltanto a fine stagione.

Conegliano fa turnover, ma vince facile: ancora bene Adigwe

Anche per Conegliano la serata europea s’è rivelata alla stregua di una passeggiata di salute: 3-0 comodo sul campo delle bulgare del Maritza Plovdiv, che hanno retto finché hanno potuto all’urto delle campionesse d’Europa in carica. Rispetto alla Numia c’è stato da sbattersi un po’ almeno per un set, cioè il primo, vinto 25-23, mentre nei restanti due (chiusi entrambi sul 25-17) non c’è stato molto da faticare.

Santarelli ne ha approfittato per fare un po’ di turnover: riposo per Gabi (dentro Lukasik in banda), Wolosz in cabina di regia (spazio a Seki) e pure per Sarah Fahr, al cui posto hanno giocato come centrali Chirichella e Lubian. Top socrer di serata la cinese Zhu, autrice di 13 punti, con Lukasik (11) e Haak (10) a loro volta finite in doppia cifra.

Proprio Haak a partire dalla metà del secondo set ha lasciato spazio a Merit Adigwe, che con personalità s’è andata a procurare spazi importanti (6 punti e il 42% in attacco) ribadendo di essere un talento sul quale si può già contare oggi, nonostante la giovanissima età (classe 2006). Domani il quadro delle italiane si concluderà con Scandicci, impegnata in casa di Stoccarda.

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