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Champions League, Milano e Conegliano sul velluto anche senza Egonu e Gabi: ci pensano Orro e Adigwe

Esordio sul velluto per Milano e Conegliano, finaliste dell'ultima Champions: tanto turnover (soprattutto tra le venete) ma vittorie comode. Adigwe super: 25 punti.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Scandicci ha aperto la strada, Milano e Conegliano hanno impiegato un amen per metterci entrambe le ruote sopra. Così la prima giornata di Champions del volley italiano al femminile si chiude con un filotto piuttosto scontato: vincono tutte 3-0, con Numia e Antonio Carraro Imoco che lasciano a riposo tante titolari, ma alla fine la spuntano dovendo penare unicamente un set a testa. Debutti senza troppi pensieri e con tanti sorrisi: le italiane d’Europa non sbagliano un colpo, pensando anche alle vittorie di Chieri e Roma in Challenge Cup (in CEV Cup Novara è già qualificata agli ottavi).

Orro scatenata: 10 punti e Milano vola

Egonu ancora una volta resta a guardare, ma stasera non è una di quelle dove c’è da dannarsi troppo l’anima. Tanto che contro il Porto un po’ di turnover è la regola: Lavarini mischia un po’ le carte, concedendo anche un set abbondante di stasi in panchina a Myriam Sylla, tanto a risolvere la pratica ci pensano Nika Daalderop (17 punti), Hena Kurtagic (11) e un’Alessia Orro in gran spolvero, autrice di 10 punti, di cui ben 5 arrivati al servizio.

Le portoghesi dimostrano di voler restare attaccate alla partita soltanto nel secondo parziale, nel quale la Numia s’è vista costretta a spuntarla ai vantaggio dopo aver dilapidato 5 lunghezze di vantaggio sul 21-16. Daalderop è stata spesso e volentieri la soluzione a tutti i perché del Vero Volley: tutti i palloni più pesanti sono passati dalle mani dell’olandese, che ha praticamente messo a ferro e fuoco la difesa avversaria.

Un esordio senza grossi patemi d’animo, come sintetizza bene il 25-15 27-25 25-17 finale. Con Egonu che a bordo campo ha applaudito le compagne, aspettando con impazienza il momento di tornare a calcare il parquet (la settimana prossima dovrebbe essere quella buona).

Adigwe, come cresce bene l’Egonu del domani

La “risposta” di Conegliano arriva a una manciata di minuti appena di distanza da quanto fatto dal Vero Volley. Contro le croate del Mladost Zagabria il 3-0 è la regola, anche se c’è da sgobbare soltanto per un set, il primo, vinto 26-24 dopo aver dovuto annullare anche una palla set alle avversarie (tre occasioni per chiudere il punto, tutte fallite: comunque qualcosa da raccontare un giorno ai nipotini…) e soprattutto essersi fatte recupera ben 7 lunghezze di vantaggio (da 18-11 a 18 pari).

Santarelli ha approfittato del debutto in campo continentale per mischiare le carte e concedere spazio a chi sino ad oggi ne aveva trovato di meno, di fatto varando una sorta di squadra bis con le titolari tutte rimaste a guardare, comprese Zhu, Haak e Gabi.

Grande protagonista di serata Merit Adigwe: l’opposto originario di Cremona ha dettato legge in attacco, causando un vero e proprio mal di testa alla difesa croata e chiudendo tutti gli scambi più importanti. Alla fine il tabellino recita 25 punti col 53% di efficienza offensiva, corredato da 4 ace. Strada in discesa nei successivi due parziali, vinti 25-10 e 25-15. Da domenica si torna a pensare al campionato, ma già la prossima settimana per le italiane sarà tempo di recarsi in trasferta nel secondo turno di Champions. Che per ora rimane un feudo decisamente italiano.

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