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Champions, Liverpool-Napoli: Spalletti risponde in dialetto ai complimenti di Klopp

Nella conferenza stampa della vigilia il tecnico toscano risponde a quello dei Reds che aveva indicato gli azzurri come favoriti: “Cca’ niscuno è fesso” 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Sicuro, fiducioso nel suo Napoli, ma anche cauto nel giudicare le potenzialità del Liverpool. Così Luciano Spalletti nella conferenza stampa della vigilia del match di Champions League che assegnerà il primo posto del girone A, conteso tra due squadre che sono già qualificate agli ottavi di finale.

Davanti ai giornalisti Spalletti ha risposto da tecnico navigato ai complimenti del collega Jurgen Klopp, che poche ore prima aveva indicato il Napoli come la squadra che gioca il miglior calcio d’Europa, aggiungendo che gli azzurri sono addirittura candidati per la finale.

Napoli, Spalletti risponde ai complimenti di Klopp

“I complimenti eccessivi a volte servono per metterti lassù e poter poi ascoltare il tonfo – ha dichiarato l’allenatore del Napoli -. Intanto Klopp ha giocato ultime due finali di Champions, lui è il più bravo di tutti. E quando allenerà il Napoli si accorgerà che ‘cca’ nisciun’ è fesso’”.

Una frase in dialetto per rigettare il ruolo di favorito del Napoli e la pressione che ne deriva. Anche perché, secondo Spalletti, il Liverpool è tutt’altro che in crisi, nonostante le due sconfitte consecutive in Premier. “Il Liverpool è una squadra in piena salute, non bisogna farsi ingannare dagli ultimi risultati – ha aggiunto Spalletti – Il Liverpool è in perfetta condizione, è il Liverpool di sempre. Poi se sbagliano 10 gol davanti al portiere e gli gira storto tutti gli episodi, come nell’ultima partita, può essere messo in discussione un risultato. Ai miei calciatori consentirò di perdere ogni pallone, ma non sarò permissivo se non giocheranno i palloni che avranno tra i piedi. Dovranno fare una partita tranquilla dal punto di vista delle intenzioni, poi ci saranno dei momenti in cui dovremo essere bravi a sopportare la loro qualità e velocità nel proporre calcio. Ma ogniqualvolta riconquistiamo palla voglio vedere le stesse intenzioni di sempre. Questo sarà il nostro possibile biglietto per uscire da questa partita in maniera corretta”.

Liverpool-Napoli, Spalletti e il paragone Kvaratskhelia-Salah

Il tecnico del Napoli ribadisce che l’obiettivo a questo punto è vincere il girone. “I complimenti, anche quando sono sinceri, non fanno classifica. Sappiamo che domani sarà durissima, dovremo riuscire ad essere quelli di sempre, quelli dell’andata. Cambia totalmente arrivare primi o secondi nel girone: siamo venuti qua per le intenzioni più sane possibili. Poi c’è di mezzo un palcoscenico come Anfield e una squadra come il Liverpool”.

Spalletti non si sbottona sulla formazione, ma parlando dei singoli commenta il paragone che gli viene proposto tra Kvaratskhelia e Salah, fuoriclasse che ha allenato ai tempi della Roma. “C’è una similitudine sì, sono due calciatori che in modi diversi riescono a fare queste giocate geniali. Puoi giocare qualsiasi palla addosso e loro riescono a trasformarla in occasione per la squadra, hanno questa facilità di puntare e saltare l’avversario, di accarezzare la palla mentre vanno a duemila orari. Tutti e due sono molti convinti delle loro potenzialità nell’essere così semplici e disponibili ad aiutare sempre tutti. Sono due che ci possono mettere del loro domani”.

Sull’ottimo momento di Lozano, invece, Spalletti spiega che è dovuto sia al messicano che al resto della squadra. “Se Lozano sta esprimendo un buon calcio è merito del carattere e delle qualità che ha. È un bravo ragazzo e un calciatore top. Però poi la differenza la fa la squadra: qui tutti aiutano tutti e interpretano il calcio allo stesso modo. Questo permette di poter dare qualcosa di più del livello individuale”.

Liverpool-Napoli, Mario Rui confida nella forza della squadra

Un concetto sul quale, poco prima di Spalletti, si era soffermato anche Mario Rui. Per il terzino portoghese il segreto del Napoli di questa stagione è proprio l’unità di intenti dei giocatori. “In questo momento la squadra sta aiutando ogni singolo giocatore – le parole del terzino portoghese -. La crescita inizia da quelli che hai di fianco, se si parla tanto dei singoli il merito va dato alla squadra”.

Quanto alla partita di domani, Mario Rui spiega come battere il Liverpool sia l’unico obiettivo che conta per il Napoli in questo momento. “Anfield è sicuramente uno degli stadi più belli dove sono stato, c’è un’atmosfera bella, a qualunque giocatore piace giocarci. Vogliamo dare continuità a quello che stiamo facendo, anche se conosciamo le difficoltà. Troppi complimenti? Non ci sarà alcun rischio, sappiamo da dove abbiamo iniziato e sicuramente ci fa piacere che si parli bene di noi, ma per noi finisce lì. Abbiamo la mentalità di affrontare partita dopo partita, quella di domani è ora la gara più importante”.

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