Di solito per quelle della sua età le preoccupazioni maggiori fanno rima con storia, geografia o italiano. Magari anche matematica, anche se quella delle superiori sarà certamente una gatta peggiore da pelare. Perché Alessandra Mao va ancora alle medie, anche se questi giorni giocoforza nel registro elettronico di classe accanto al suo nome trova scritta la parola “assente”. Tutta colpa dei campionati italiani Assoluti di Riccione, dove ha strabiliato con un tempone sui 200 stile libero che alla sua età (ha compiuto 14 anni lo scorso 7 marzo) Federica Pellegrini neppure si sognava di avvicinare. Tanto per dire quanto la giovanissima Mao, veneziana come Fede, possa realmente pensare di diventare la nuova stella del nuovo azzurro.
- Un tempo fuori dal normale: il mondo resta a bocca aperta
- L'idolo Sjostrom, la voglia di divertirsi, la gara dei 100
Un tempo fuori dal normale: il mondo resta a bocca aperta
A quell’età è impossibile non farsi prendere dall’entusiasmo, anche se la strada che conduce alle competizioni internazionali è ancora piuttosto lunga e piena di insidie. Intanto però a Riccione la giovanissima Alessandra ha dimostrato di avere classe e stoffa da vendere: il tempo di 1’58”86 nuotato nella finale dei 200 stile libero è stato di quasi 4 secondi inferiore a quello che Diletta Carli fece registrare nel 2010, e che automaticamente è diventato il nuovo limite della categoria “Ragazze” (che racchiude le nuotatrici comprese tra 12 e 14 anni).
Quello che stupisce è che il tempo fatto registrare dalla Mao è di poco inferiore a 7 secondi rispetto a quello con il quale Ariarne Titmus lo scorso 12 giugno ha stabilito il nuovo primato mondiale della specialità (1’52”23), senza dimenticare che un paio di settimane fa ai Criteria (una sorta di campionato italiano giovanile, disputato però in vasca corta) sempre la Mao aveva nuotato 1’58”01 nella sua frazione della 4×200 corsa assieme alle compagne di staffetta del Team Veneto, la squadra con la quale si allena sotto la guida di Andrea Franconetti.
L’idolo Sjostrom, la voglia di divertirsi, la gara dei 100
Il titolo italiano conquistato a Riccione porrà adesso la giovanissima nuotatrice veneziana sotto un’altra luce. Impossibile che i riflettori non si accendano, vista la precocità con la quale ha saputo conquistare il primo campionato assoluto nel mondo dei grandi: nei suoi pensieri c’era unicamente la qualificazione per gli Europei Juniores, adesso invece si ritrova catapultata in una dimensione ancora maggiore, tanto che i paragoni con la sua illustre concittadina (naturalmente Federica Pellegrini) già si sprecano.
Anche se lei ha ammesso di ispirarsi piuttosto a Sarah Sjostrom, la nuotatrice svedese primatista mondiali nei 50 e 100 stile libero. Intanto oggi tornerà in vasca, stavolta nei 100, per cercare un altro titolo italiano e soprattutto per confermare la strabiliante prestazione offerta nei 200, grazie alla quale s’è fatta conoscere e apprezzare anche al grande pubblico. “Non ho obiettivi, penso solo a divertirmi e poi quel che verrà sarà ben accetto”. A 14 anni, un desiderio più che legittimo.
