Colpo di scena in casa Milan. In giornata c’è stata una notizia che ha fatto rumore in casa rossonera e non solo, ovvero la cessione di Elliott a un fondo arabo. Il club avrebbe avviato dei contatti con il fondo Investcorp, con sede in Bahrain.
Ma c’è di più. Per L’Equipe ci sarebbe un intreccio con il Lille, società che fa capo a Merlyn Partners dell’olandese Maarten Petermann e che è un altro fondo legato a Elliott. L’Uefa vorrebbe vederci chiaro sul legame col Milan, al momento però concentriamoci sulla probabile cessione dei rossoneri.
- Bahrain, chi c'è dietro Investcorp
- Investcorp vuole il Milan: che cosa sappiamo
- Milan, la valutazione di Elliott
Bahrain, chi c’è dietro Investcorp
Stando alle ultime indiscrezioni, dietro all’operazione ci sarebbe il governo degli Emirati Arabi Uniti. Un nuovo nome che si aggiunge a quello di Investcorp per l’acquisizione del Milan è infatti Mubadala Investment Company PJSC, fondo sovrano del paese arabo, che starebbe appoggiando il colosso del Bahrein. Elliott al momento non smentisce nulla, un segnale che potrebbe maggiormente rinforzare le voci della cessione.
Investcorp vuole il Milan: che cosa sappiamo
Investcorp è un fondo di investimento nato nel 1982 che consente alle famiglie agiate del Medio Oriente di investire in progetti nei mercati sviluppati. Investcorp è conosciuto in tutto il mondo e opera a New York, Londra, Bahrain, Abu Dhabi, Riyadh, Doha, Mumbai e Singapore. Può vantare circa 40 miliardi di dollari di asset in gestione, un patrimonio enorme.
Milan, la valutazione di Elliott
Il Milan potrebbe essere quindi ceduto, ma sicuramente Elliott non andrebbe via a mani vuote. Si parla infatti di una trattativa sulla base di un miliardo di euro. Una cifra che non può spaventare certo Investcorp, considerando la potenza economica del fondo arabo, che potrebbe così far terminare una storia lunga quattro anni tra gli americani e i rossoneri, dopo la parentesi cinese tutt’altro che indimenticabile. Non è la prima volta al Milan che si parla di un addio di Elliott, ma questa volta potrebbe essere quella buona.