Uno degli arbitri più giovani della serie A arriva da Nola. Si tratta di Gianpiero Miele che a soli 32 anni ha fatto il grande passo dalla Can C alla Can A. Ancora una volta il comune napoletano si conferma come una delle piccole capitali del mondo degli arbitri in Italia visto che Miele va a ripercorrere gli stessi passi di Carmine Russo sempre della sezione di Nola che nella massima serie vanta 142 gare dirette dal 2007 al 2017.
La carriera dell’arbitro Gianpiero Miele
La promozione nella massima serie di Gianpiero Miele arriva a 14 anni di distanza dalla sua “prima volta”. Il debutto per il 32enne nato a Roccarainola arriva infatti il 26 novembre del 2007 quando gli fu assegnata la direzione del match tra San Vitaliano e Virtus Somma nella categoria dei minigiovanissimi. Da allora sono state tantissime le gare dirette nel corso degli anni fino al 2014 quando arriva nel mondo dei “senior” ed inizia a dirigere le gare del torneo di Viareggio, serie D, campionato Primavera e Lega Pro per un totale di 138 partite con 55 cartellini gialli, 25 rossi e 59 calci di rigore concessi.
Che mestiere fa l’arbitro Miele
La giustizia nel DNA: si potrebbe dire così per il giovanissimo Gianpiero Miele che nella sua vita lontani dai campi di calcio ha conseguito una laurea in giurisprudenza, che probabilmente la dice lunga sulla sua attitudine alle regole.
Arbitro Miele: stile, caratteristiche e polemiche
Viene considerato un arbitro molto risoluto e che non ha paura si estrarre il cartellino. L’ultima stagione è quella che lo ha definitivamente lanciato con 24 partire arbitrare tra cui la finale playout tra Legnano e Ravenna e la finale del campionato primavera tra Empoli e Atalanta. Chi lo conosce anche fuori dal campo parla di una persona molto riservata, che non parla molto ma che riesce sempre a farsi rispettare con il suo comportamento. Miele si è dedicato completamente alla sua vita da arbitro e promuove questo ruolo anche aiutando e consigliando i ragazzi più giovani.