Tra i protagonisti del mondo del calcio intervenuti a Trento nel corso del ‘Festival dello Sport’ c’è anche Gian Piero Gasperini.
Il tecnico dell’Atalanta non si è sottratto alle domande su due temi specifici, legati a giocatori molto lontani tra loro: Federico Chiesa, attaccato duramente da Gasperini dopo il discusso rigore concesso in Fiorentina-Atalanta, e Antonio Cassano, nel giorno del suo addio al calcio:
“Quello di Chiesa è un episodio. Credo che i giovani in questo senso rappresentino qualcosa di migliore e potranno portare una mentalità migliore rispetto a quella del passato, basata sul rispetto dell’avversario, sulle proprie forze. L’altro giorno anche Neymar è stato protagonista di un episodio dubbio ed ha ricevuto grandissime critiche, segno che la mentalità sta cambiando”.
Ancora più duro il commento su FantAntonio: “Il calcio è uno sport di squadra, al calciatore più forte ogni tanto viene consentito qualche eccesso, come è accaduto a Cassano. Io sarei stato felice di allenarlo perché era un grandissimo talento, ma non avrei tollerato i suoi atteggiamenti. Se rispettare i compagni significa essere soldatini, allora deviamo il modo di vivere. Ha sprecato le proprie opportunità proprio per questo”.
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