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Ciclismo, ai Mondiali è tempo di staffetta mista: l'Italia punta al podio con Ganna, Affini e Longo Borghini

Mercoledì la cronostaffetta mista potrebbe regalare altre medaglie all'Italia: Ganna, Affini e Cattaneo alle prese con un percorso che non è per specialisti puri

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Agli Europei non ce n’è stato per nessuno, stavolta però servirà spingersi ancor più oltre i propri limiti. Perché la Mixed Relay dei Mondiali di Zurigo avrà tanti pretendenti, molti dei quali pronti a ricacciare l’Italia giù dal gradino più alto del podio. Gara giovanissima, in programma soltanto dal 2019, e che peraltro l’Italia a questo livello non ha mai vinto: tolta la medaglia d’argento conquistata nel 2022 dietro la Svizzera, mai la selezione azzurra ha messo piede sul podio. Stavolta però è dura pensare che non possa essere meritevole di un piazzamento da medaglia, pensando a quanto raccontato dalle recenti prove contro il tempo ai campionati Europei e anche nella prova che ha aperto il programma maschile di Zurigo.

Velo carica gli azzurri: “Sembra una cronoscalata, però…”

Se medaglia sarà (e ci sperano in tanti nel clan azzurro), certo molto dipenderà da quello che riusciranno a combinare Filippo Ganna, Edoardo Affini e Mattia Cattaneo. Che di gran lunga rappresentano il terzetto più forte di tutto il contingente maschile, anche perché la Svizzera che vince da due edizioni consecutive non avrà Kung (con Bisseger ci saranno Jacobs e Weiss), mentre la Francia che un anno fa ci aveva battuti agli Europei si presenta a sua volta in una veste un po’ rimaneggiata, mentre Belgio e Olanda si fanno ancora attendere prima di consegnare la lista definitiva.

Vero è che il percorso si presenta molto accidentato, per Marco Velo, il CT delle prove contro il tempo, “Somiglia tanto a una cronoscalata, e quindi il terzetto troverà maggiori difficoltà a sviluppare velocità. Ci sono tante discese e strade strette, dove conterà pensare ognuno per sé. È una crono staffetta molto atipica, ma ce l’andremo a giocare con coraggio e sfrontatezza”.

Se da un lato il terzetto maschile potrebbe accusare un po’ la tipologia poco “in linea” del percorso, quello femminile composto da Elisa Longo Borghini, Gaia Realini e Soraya Paladin potrebbe trarne giovamento, poiché meno adatto alle specialiste delle corse contro il tempo e più per passiste scalatrici.

Rivali pericolose e voglia di stupire

Il percorso della Mixed Relay misura complessivamente 53,7 chilometri, che verranno percorsi equamente tra uomini e donne. Tra le nazionali più accreditate, oltre alla Svizzera padrona di casa, ci sono anche Germania e Australia, che possono contare gli elementi migliori in ambito femminile (occhio all’australiana Grace Brown, pluricampionessa olimpica e mondiale a cronometro).

La sensazione però è che, al netto di un’altimetria decisamente importante, il terzetto italiano al maschile potrà farsi valere e consegnare alle ragazze una buona dote da poter difendere o perché no, magari anche incrementare nella rincorsa a una medaglia, tenuto conto anche della particolarità del percorso. Di sicuro l’Italia non vorrà fare la comparsa: viste le premesse, star giù dal podio sarebbe davvero sorprendente.

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