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Ciclismo, la Omloop apre la stagione del Nord: Visma subito a segno con Tratnik, terzo Van Aert

La prima corsa della stagione sulle pietre premia al solito i Visma Lease a Bike: vince lo sloveno Tratnik che beffa in volata il compagno di fuga Politt. Terzo Van Aert.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Anno nuovo, vita vecchia. La stagione delle classiche del Nord si apre sempre nel segno della Visma, che seppur orfana dello sponsor storico Jumbo (sostituito da Lease a Bike) detta legge nella prima gara del folto programma che fino a primavera inoltrata vedrà i corridori protagonisti sulle strade di Belgio, Olanda e nord della Francia.

La Omloop Het Nieuwsbald per il terzo anno consecutivo è tutta una questione a tinte giallo nere: vince lo sloveno Jan Tratnik, ma avrebbero potuto vincere tranquillamente altre tre uomini in giallo, a riprova di una superiorità tecnica, uomini e interpreti di cui le squadre rivali farebbero bene a prendere nota.

L’allungo decisivo ai -9: Politt crolla in volata

Tratnik è stato bravo a piazzare l’allungo decisivo quando al traguardo mancavano poco meno di 9 chilometri. Con lui se n’è andato Nils Politt della UAE Team Emirates, che ha tirato e contribuito a dare credito all’azione, salvo poi piantarsi senza troppe velleità ai -300 dal traguardo, con lo sloveno decisamente più lesto nell’interpretare coperto e con astuzia l’ultimo chilometro di gara (ma in una volata a due la sua maggiore esplosività rappresentava di per sé già un fattore assai favorevole).

I grandi battuti di giornata sono i “padroni di casa” della Lotto Dstny, che riescono a piazzare soltanto un corridore in top ten: guarda a caso è quell’Arnaud De Lie che alla vigilia veniva dato come uno dei probabili protagonisti, ma che è rimasto sorpreso dal contrattacco di Tratnik e Politt e non è più riuscito a rientrare sull’allungo.

Van Aert, un “regista” sul podio. Cade Alaphilippe

Il podio di giornata l’ha completato uno che, come specificato prima del via della corsa, aveva fatto capire di voler badare unicamente a lavorare per la squadra, senza avanzare ambizioni di vittoria. Ma Wout Van Aert è uno che rischia di arrivare a dama anche quando fa poco o niente per puntare al bersaglio grosso: ha vinto senza troppe difficoltà la volata di gruppo, chiudendo terzo, ma in precedenza aveva cercato di favorire l’uscita dal gruppo di Matteo Jorgenson, che pure dopo il Muro di Grammont ha finito la benzina, rischiando di far precipitare i piani della Visma (che aveva anche Laporte nelle prime posizioni).

Alla fine c’ha pensato Tratnik a rimediare agli errori di valutazione dei calabroni, che ai -10 rischiavano di aver rimesso in discussione una gara che avrebbero potuto (e dovuto) chiudere molto prima. Giornata in chiaroscuro per gli italiani: Moscon ha provato a tenere le ruote dei migliori ma ha ceduto sul Grammont, Bettiol non è mai stato nelle prime posizioni.

Sfortunato Alaphilippe, tagliato fuori da una brutta caduta a metà gara. Non pervenuti Philipsen, Mohoric, Asgreen e Girmay. Domani si resta in Belgio con la Kuurne-Bruxelles-Kurne: occasione di rivincita un po’ per tutti, ma con i Visma al solito destinati a fare la voce grossa.

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