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Ciclismo, Tirreno-Adriatico, 3a Tappa: altra vittoria italiana con Vendrame. Paura per Milan che cade ai -25 dall'arrivo

Pioggia battente e fastidiosa sulla Tirreno-Adriatico: volata ristretta dominata da Andrea Vendrame, vincitore su Pidcock e van der Poel. Caduta per Jonathan Milan

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Parla sempre italiano la Tirreno-Adriatico: a Colfiorito la stoccata vincente porta la firma di Andrea Vendrame, che regola in una volata di gruppo (ma senza velocisti) calibri da 90 come Pidcock, van der Poel, Aranburu e Ganna, che ha provato a uscire negli ultimi due chilometri, ripreso proprio da van der Poel che poi però non ha più avuto le gambe per andare a sprintare.

Paura Milan: cade ai -25 e arriva con un quarto d’ora di ritardo

La notizia del giorno arriva quando al traguardo di Colfiorito mancano poco meno di 25 chilometri: Simone Consonni scivola sull’asfalto reso viscido dalla pioggia, caduta sin dalle prime ore di gara, e si porta appresso Jonathan Milan, che stava alla sua ruota mentre il gruppo affrontava una curva a sinistra in leggera discesa.

Caduta apparentemente senza grosse conseguenze per lo sprinter della Lidl-Trek, che senza forzare è montato in sella (evidente però il pantaloncino strappato sul fianco sinistro), andando su del proprio passo lungo il valico di Colfiorito e tagliando il traguardo con un quarto d’ora di ritardo. Non sarebbe stata una giornata per velocisti, ma l’unica preoccupazione è legata all’entità della botta, soprattutto in vista della Milano-Sanremo dove Milan è legittimamente tra i grandi favoriti.

Ganna ci prova e chiede scusa ai compagni “Era troppo presto”

Anche Vendrame però si candida autorevolmente a diventare uno dei possibili outsider della classicissima di primavera: lo spunto col quale ha regolato allo sprint Pidcock e Gregoire è stato di quelli che non lasciano spazio a troppe interpretazioni. Bravissimo il corridore della Decathlon AG2R La Mondiale a leggere la volata nel modo giusto, restando nelle primissime posizioni e poi anticipando tutti ai -200 metri dall’arrivo, con Pidcock che è sembrato l’unico in grado di andare a riprenderlo, ma senza la necessaria forza per saltare alla sua ruota.

Van der Poel ha pagato lo sforzo fatto per andare a chiudere su Ganna dopo che era stato Ayuso a limitare il gap con la maglia azzurra: per Pippo, che dimostra di stare davvero bene, l’assolo di Colfiorito equivale in tutto e per tutto a una prova generale in vista di quello che potrà succedere in cima al Poggio tra dieci giorni, cioè proprio dove si deciderà (salvo sorprese) la Milano-Sanremo. Anche se il retrogusto è un po’ amaro: “I miei compagni hanno fatto un lavoro eccezionale durante tutta la tappa, purtroppo però temo di aver anticipato troppo il mio tentativo e così facendo ho buttato nel gabinetto tutto quello che era stato preparato. Mi scuso con loro, anche se la gamba è buona”.

Nella top ten di giornata spazio anche per Simone Velasco e Filippo Fiorelli, rispettivamente sesto e settimo al traguardo (Ganna ha chiuso decimo). In classifica generale non cambia nulla, ad eccezione però della battuta d’arresto pagata da Simon Yates, giunto al traguardo con un ritardo di 31 secondi dalle ruote dei migliori. Domani Norcia-Trasacco, lavoro per velocisti.

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