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Ciclismo, Van Aert rinuncia al Giro d'Italia: "Mi sento meglio, ma non riesco ad allenarmi senza dolore"

Ufficiale la rinuncia del corridore belga, caduto alla Dwaars due settimane fa e ancora impossibilitato ad allenarsi a pieno ritmo. "Un peccato, ma la salute viene prima di tutto".

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

La notizia era nell’aria, adesso è diventata ufficiale: Wout Van Aert non sarà alla partenza del Giro d’Italia, a causa delle complicazioni legate alla rovinosa caduta nella quale è incappato nella Dwars door Vlaanderen lo scorso 27 marzo. La comunicazione è arrivata attraverso un video pubblicato in accordo con la Visma Lease a Bike, la squadra più martoriata nel corso della primavera ciclistica, pensando anche alla caduta che ha messo fuori gioco Jonas Vingegaard all’Itzulia.

Il messaggio: “Non riesco ad allenarmi bene”

Van Aert ha provato in ogni modo a tornare in sella nel minor tempo possibile, forzando un ipotetico recupero che pure, con soli 23 giorni di distanza dalla partenza del Giro a Torino, si è rivelato troppo impervio. “Ci tengo a dire che il mio percorso di recupero procede bene, ma al tempo stesso anche in modo piuttosto lento”, ha spiegato il corridore belga.

“La salute viene prima di tutto e in questo momento la priorità è quella di tornare a stare bene. Pur essendo tornato ad allenarmi, il dolore che avverto ancora al torace e la poca libertà di movimento mi impediscono di poter programmare gli allenamenti necessari per essere da subito competitivo. Credo che avrò bisogno di un po’ più di tempo e pertanto, a malincuore, mi trovo costretto a rinunciare a correre il Giro d’Italia”.

Laporte al posto di Van Aert. Bouwman sostituisce Kelderman

Van Aert non ha dato alcuna garanzia su quella che potrebbe essere la data del rientro in gruppo. Possibile che potrebbe avvenire al Tour, da finalizzare in ottica della partecipazione all gara olimpica (sia strada che cronometro). “Sono molto dispiaciuto ed è un peccato dover saltare anche il secondo grande obiettivo della mia stagione, ma in questo momento devo dare la priorità la mia salute, e devo dare al mio corpo il tempo di recuperare”.

Il posto di Van Aert verrà preso da Christophe Laporte, uno dei grandi delusi delle classiche di primavera, anche se il capitano della formazione giallonera sarà Cian Uijtdebroeks, di fatto alla prima esperienza da leader della squadra in un grande giro. Non ci sarà nemmeno Wilco Kelderman, che alla Parigi-Nizza si è procurato una frattura alla clavicola: al suo posto in Itali arriva Koen Bouwman. Gli altri quattro nomi saranno Attila Valter, Jan Tratnik, Edoardo Affini e Robert Gesink.

Quanti rimpianti: non è detto che ci sarà un’altra chance

Van Aert al Giro avrebbe fatto il suo debutto assoluto, puntando deliberatamente alla maglia ciclamino della classifica a punti. Non aveva certo ambizioni di classifica: andare contro il Pogacar ammirato nelle prime corse dell’anno sarebbe stato chiedere troppo. Ma il programma di avvicinamento alle gare estive (olimpiadi e mondiali) sembrava calzare a pennello al fiammingo, considerando anche la conformazione della corsa rosa, meno esigente che in passato.

Ma orfano anche di Van Aert, il Giro perde un altro personaggio capace di catalizzare l’attenzione degli appassionati. E tenuto conto che quest’anno il belga compirà 30 anni, le speranze di vederlo nuovamente al via della corsa rosa in futuro potrebbero non essere molte.

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