“Non ci sono rimpianti, ci devono essere quando manca un pezzettino del puzzle, gli ultimi istanti di gara non sono dipesi da noi sull’ultimo episodio. Forse potevamo tenere la linea un attimo più alta, però non potevo chiedere di più oggi”. Sono le parole dell’allenatore dell’Udinese Gabriele Cioffi al termine della sfida contro la Roma, finita in parità dopo il rigore in pieno recupero concesso alla formazione di Mourinho.
“Oggi avevamo preparato un’aggressione medio bassa – ha continuato il tecnico bianconero -, con l’uscita aggressiva di una mezzala e di una punta, con gli esterni alti, con i braccetti aggressivi. Dovevamo soffocare lo sviluppo del loro gioco, quindi togliere la profondità di Abraham, l’inventiva di Pellegrini. Altrimenti se gli lasci spazio è finita. Con queste squadre non puoi rintanarti in area e farti il segno della croce fino al 90′. Ci serviva solo qualche qualche centimetro in più sulle conclusioni di Makengo e Samardzic. Non ci è mancato niente, sennò si rincorre cosa si poteva fare di più e invece bisogna accettare che il calcio è questo e si può prendere gol a tempo quasi scaduto. Ma oggi è veramente mancato solo un pelo”, ha concluso.