“Juve-Milan? Non è una mia competenza o potere, il presidente del Consiglio con un decreto ha stabilito che tutti gli eventi sportivi possono svolgersi. Se il prefetto o il sindaco di Torino riterranno di porre limitazioni sarà una competenza loro”. Le parole del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, non lasciano spazio alle interpretazione anche ai tempi del coronavirus e davanti a quella che si profila, anche sul suo territorio, come una autentica emergenza.
“È una riflessione che il Consiglio dei Ministri deve fare, quando hanno emanato il loro decreto domenica l’evento era a calendario e nulla dice che venga vietato o debba svolgersi con cautele. Sotto un profilo giuridico il Governo ha autorizzato la manifestazione ma qualche riflessione va fatta”, ha aggiunto Cirio in merito alla semifinale di Coppa Italia.
Lo snodo del 9 marzo: Juve-Milan
Il tutto perché la regione Piemonte, dopo i vertici con la prefettura, le istituzioni sanitarie e quelle scolastiche, avrebbe deciso di rinviare a lunedì 9 marzo la fine, inizialmente prevista per mercoledì, delle ordinanze di emergenza.
In tal caso fino a quel giorno tutte le manifestazioni, comprese quelle sportive, sarebbero da disputarsi a porte chiuse. La semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Juve e Milan, in programma mercoledì 4 marzo all’Allianz Stadium, si giocherà a porte aperte, ma con alcune limitazioni legate all’epidemia da coronavirus.
La Lega ha fatto chiarezza e a meno di un intervento del Governo la partita si svolgerà regolarmente. Allo stadio non potranno comunque accedere i residenti in Lombardia, Veneto ed Emilia, oltre a chi vive in provincia di Savona e di Pesaro-Urbino.
L’opinione del virologo Roberto Burioni
Su questa decisione si è espresso con parole critiche il virologo Roberto Burioni, che ha commentato su twitter questa volontà di giocare con il pubblico. “Io spero che non sia vero. Perché se è vero è pura follia. Lo stato non deve permetterlo per la sicurezza dei cittadini”, è quanto ha scritto sul suo profilo ufficiale.
Cristiano Ronaldo potrebbe saltare il match
Cristiano Ronaldo, a causa del malore che ha colpito la madre Dolores alle 5:30 di martedì mattina, ha deciso di imbarcarsi e di raggiungerla immediatamente in Portogallo, precisamente all’ospedale Doctor Nelio di Mendonça di Funchal, capoluogo dell’arcipelago di Madeira. La mamma di CR7, sempre al suo fianco nella sua lunga carriera, ha reso nota pubblicamente la sua malattia e ha coraggiosamente ammesso di essersi sottoposta a radioterapia; questo episodio, secondo quanto riferiscono i media portoghesi, sarebbe di origine circolatorie per lei saranno determinanti le prossime 12 ore. Per accertarsi personalmente delle condizioni della mamma e parlare con i medici, Ronaldo ha deciso di lasciare Torino, saltando per ora l’allenamento alla vigilia di Juve-Milan.