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Coppa Davis, Fognini e Volandri cercano la pace: Fabio a Malaga vuole andarci con l'Italia

Le vittorie contro Cile e Svezia hanno contribuito a ricompattare il gruppo e indotto i protagonisti a scendere a più miti consigli, tendendosi la mano. Lo ha fatto Volandri, lo farà Fognini

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Potesse riavvolgere il nastro indietro di una settimana, Filippo Volandri magari certe affermazioni se le sarebbe rimangiate volentieri: quando ha accusato Fabio Fognini di aver utilizzato “parole ingrate” nel commentare la sua scelta di escluderlo dalla lista dei convocati per la fase a gironi di Davis Cup, ha lanciato un sasso nello stagno e smosso decisamente acque torbide.

Non c’è toccasana migliore di una vittoria. Che annacqua tutte le polemiche e persino i rancori, quelli che aiutano a vivere peggio e che a conti fatti non servono proprio a nulla, se non a rendere più ostica e complicata l’esistenza.

Il capitano motivò la scelta spiegando che

negli ultimi tre mesi il rendimento di Fognini non rispondeva ai criteri che vanno soddisfatti per poter essere convocati, anche se mi rendo conto che da quando sono diventato capitano di Davis per Fabio le cose sono scambiate: adesso è considerato importante tanto quanto lo sono gli altri, a differenza di prima…

Le vittorie contro Cile e Svezia hanno ricompattato il gruppo

Da lì l’ennesimo scontro dialettico con Fognini, con la solita schiera di tifosi da tastiera pronti a dividersi e prendere le parte dell’uno e dell’altro dopo il rovinoso capitombolo nel march d’apertura contro il Canada.

Le vittorie contro Cile e Svezia, però, hanno contribuito a ricompattare il gruppo e anche a consigliare ai protagonisti di scendere a più miti consigli, tendendosi la mano vicendevolmente. Almeno questo ha fatto Volandri, aspettando che anche Fognini faccia altrettanto.

Per chiudere in bellezza

Il motivo è presto detto: l’esperienza di Fabio, se sorretto da una condizione accettabile, a Malaga nell’ultima settimana di novembre potrebbe tornare utile e preziosa per spedire l’Italia all’inseguimento dell’insalatiera d’argento.

E nessuno in casa Italia ha voglia di concedersi a un’altra sterile polemiche da clickbait: non ce l’ha Volandri, che ha capito quanto in certi contesti l’unione possa fare la forza.

Il sogno di Fabio, un addio con vittoria

E non ce l’ha nemmeno Fognini, che a fine anno potrebbe anche decidere di appendere la racchetta al chiodo, come aveva fatto capire tra le righe a margine della sua partecipazione agli Australian Open lo scorso gennaio (ancora però non ci sono conferme al riguardo).

Il sogno di Fabio, che in Davis ha vissuto alcune tra le giornate più esaltanti della sua carriera, è quello di poter dire addio proprio dopo aver sollevato al cielo di Malaga la caratteristica coppa che da più di 100 anni allieta o turba a seconda delle situazioni le notti dei tennisti di tutto il mondo.

Magari portando a casa un punto decisivo in una delle sfide che attenderanno gli azzurri, che nei quarti troveranno una tra Olanda e Gran Bretagna (il sorteggio avverrà martedì 19 settembre) e poi dovranno fare i conti eventualmente con altre due tra Canada, Australia, Repubblica Ceca, Serbia e Finlandia (assenti illustri Spagna, Croazia e Stati Uniti).

Scuse private e pubbliche

Un primo passo verso la riconciliazione sarebbe già stato fatto: Fognini già nei giorni scorsi avrebbe contattato il presidente federale Angelo Binaghi, dicendosi dispiaciuto per lo sfogo e soprattutto per l’attacco rivolto nei confronti di Volandri.

Che dal canto suo ha fatto sapere di essere pronto a perdonare Fognini, e anche di voler riaprire la porta a una convocazione per il giocatore di Arma di Taggia avrebbe anche un significato particolare per ciò che riguarda il valore simbolico e la sua lunga avventura come alfiere del tennis azzurro nel secondo decennio del nuovo millennio (in fondo prima di Berrettini e Sinner l’Italia ha poggiato a lungo sulle sue spalle).

Adesso manca il passo successivo, quello delle “scuse ufficiali”: probabile che Fabio nelle prossime ore affiderà sempre ai suoi canali social un messaggio col quale ammetterà di aver sbagliato nel commentare in modo così duro la scelta (legittima) di Volandri di escluderlo dalle convocazioni dell’ultima tornata di Davis.

Tutto lascia presagire che la pace verrà siglata con vivo compiacimento di tutti gli attori in causa, per poi davvero cominciare a pensare solo all’assalto all’insalatiera d’argento.

Coppa Davis, Fognini e Volandri cercano la pace: Fabio a Malaga vuole andarci con l'Italia Fonte: Getty Image

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