La gioia e le lacrime. Persino il freddo Jannik s’emoziona per la Davis riportata in Italia dopo 47 anni, mentre capitan Volandri piange a dirotto prima della premiazione. È tutto vero, l’Italia del tennis è campione del mondo. Il miracolo s’è compiuto in Costa del Sol, a Malaga, battendo l’Australia e sfatando antichi tabù. L’Italia s’è desta coi colpi da campione di Sinner, ma anche con la forza di un gruppo unito come non mai. Da Sonego ad Arnaldi, da Musetti a Bolelli, persino a Berrettini, venuto in Spagna giusto a fare il tifo e a dispensar consigli. L’Italia è campione ed è merito loro.
- Coppa Davis, Italia campione: gioia Sinner
- Le lacrime di Volandri, capitano contestato
- Non solo Sinner: il punto d'oro di Arnaldi
Coppa Davis, Italia campione: gioia Sinner
Difficile nascondere l’emozione per Jannik Sinner pochi minuti dopo aver conquistato il trofeo:
È una gioia speciale. Sapevamo di avere un ottimo gruppo da anni, stavolta siamo riusciti a mettere tutti i pezzi insieme, prendi Matteo che ha vissuto una stagione difficile, ma il fatto che è venuto qua, ci ha sostenuto è la cosa più importante. Siamo tutti contenti di aver alzato questa coppa. Dico grazie a tutti gli italiani, al pubblico che ci ha creduto anche quando le cose sono andate male. Ho portato tanta energia da Torino, abbiamo fatto ancora più gruppo. Abbiamo sofferto tanto, ieri eravamo a un punto dall’eliminazione e oggi abbiamo vinto.
Le lacrime di Volandri, capitano contestato
Felice pure Volandri, inspiegabilmente contestato sui social fino alla mattina della finale:
Dico grazie a questi ragazzi, grazie per averli a disposizione, grazie per esserci stati in questi anni. Grazie a tutta l’Italia, a chi ci ha supportati: siamo stati come una famiglia. Ora possiamo veramente essere felici e festeggiare. Siamo partiti da lontanissimo, affrontando un miliardo di difficoltà e ho sempre avuto il supporto di tutti, anche di Berrettini. Da quando è arrivato abbiamo fatto ancora più famiglia.
Quindi sulla doppia vittoria in finale:
Arnaldi mi ha fatto passare le pene dell’inferno, ma non posso dirgli niente, ha dentro qualcosa di non normale, si è ricordato anche di un paio di cose che gli sono state dette con minacce anche fisiche. Sognavo una giornata del genere da due anni, da quando abbiamo toccato il fondo. Ci siamo infilati in una fessurina prima di vincere la Davis. La dedica? Alla mia famiglia, ai giocatori, a chi ci ha creduto almeno un po’.
Non solo Sinner: il punto d’oro di Arnaldi
Prima di Sinner era stato Matteo Arnaldi a incanalare la finale su binari favorevoli all’Italia, grazie al sofferto successo su Alexei Popyrin:
Ero contento anche dopo il primo match con l’Olanda anche se avevo perso, oggi sono felicissimo per aver vinto la partita più importante della mia carriera. Ho provato sensazioni ed emozioni enormi, per me è ancora più importante perché un mese fa è venuta a mancare una persona importante per me. Non ho giocato una delle miei migliori partite, ma non è semplice essere al meglio in finale. Sono contento del risultato e per averla portata a casa.