A seguire l’Italia in Coppa Davis contro i Paesi Bassi dalla panchina c’era anche Jannik Sinner, arrivato ieri sabato 14 settembre a Bologna dopo aver trascorso qualche giorno di meritato riposo a casa in Alto Adige. Presenza che ha portato fortuna visto che agli azzurri per battere gli oranje – e qualificarsi per le Finals come primi del proprio gironi – sono bastati i due singolari. Intanto dopo le buone prestazioni di Matteo Berrettini, Matteo Arnaldi e Flavio Cobolli di questi giorni aumentano ancora i dubbi sulla squadra che Filippo Volandri porterà a Malaga per difendere il titolo dell’anno scorso.
- Sinner va a trovare la seconda famiglia
- La fuga prima della vittoria di Cobolli
- Quanta abbondanza per Volandri in vista delle Finals
Sinner va a trovare la seconda famiglia
Giustamente non convocato per i gironi di Coppa Davis viste le fatiche per vincere lo US Open, Jannik Sinner ha raggiunto i suoi compagni di squadra nel tardo pomeriggio di sabato 14 settembre per caricarli in vista dell’ultimo incontro con i Paesi Bassi – poi vinto dagli azzurri grazie ai successi in singolare di Matteo Berrettini e Flavio Cobolli – fondamentale per il primo posto nel girone. Durante la cena con la squadra, il n°1 del mondo avrebbe tenuto un discorso ai propri compagni per motivarli, a testimonianza di come questa più che una squadra sia una seconda grande famiglia, dove anche chi non gioca si sente partecipe al 100% di successi e sconfitte.
La fuga prima della vittoria di Cobolli
La presenza di Sinner sulla panchina azzurra è durata per tutta la rimonta di Berrettini su Botic van de Zandschulp, dopo la quale ha ripreso la propria macchina per fare ritorno a Montecarlo dove vive per riprendere gli allenamenti in vista poi del ritorno nel circuito a Pechino, torneo da cui anno fa era cominciata questa incredibile cavalcata che lo ha portato a essere n°1 al mondo e due volte campione slam. Jannik non ha assistito dunque al trionfo di Cobolli che ha regalato il successo all’Italia, ma finché è stato in panchina ha supportato e fatto il tifo per i propri compagni, soffrendo nella prima parte del match di Matteo e poi festeggiando la sua vittoria.
Quanta abbondanza per Volandri in vista delle Finals
Intanto in vista delle Finals, alle quali l’Italia si presenta da prima del proprio girone e da campione in carica, aumentano i dubbi di Filippo Volandri, figli di un movimento profondo e in grandissima salute. Per la fase finale della Coppa Davis, che si terrà a Malaga dal 19 al 24 novembre, il capitano azzurro potrà tornare a fare affidamento sui due migliori italiani nel ranking, ovvero Sinner – ovviamente – e Lorenzo Musetti, esentati dalla fase a gironi viste le fatiche degli ultimi mesi.
Oltre a Sinner e Musetti – la cui presenza è difficile che venga messa in discussione – Volandri dovrà chiamare altri tre giocatori. Facile che un posto venga occupato da Berrettini, che con la maglia della Nazionale è sempre stato grande protagonista ed è in crescita, come testimoniano anche i tre successi su tre in questi giorni ai gironi. Teoricamente gli ultimi due slot dovrebbero spettare ai doppisti Simone Borelli e Andrea Vavassori, ma tenere fuori due ottimi singolaristi come Arnaldi e Cobolli non è certo facile, soprattutto tenendo a mente che l’anno scorso vincemmo l’insalatiera con due singolaristi schierati in doppio. Molto per le scelte del capitano dipenderà dalle condizioni e dallo stato di forma dei giocatori all’avvicinarsi delle Finals. L’unica cosa certa è che tutti gli allenatori vorrebbero essere nella situazione di Volandri, ma anche che forse – in questo caso – non esistano scelte giuste o sbagliate.