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Coppa del Mondo, Pilato seconda! Ceccon terzo con Razzetti: "Se perdo sono un fallito, pensavo a Parigi"

Chiusura in gloria per gli azzurri della tappa della World Cup di nuoto in vasca corta di Incheon, in Corea del Sud: prossimo appuntamento a Singapore il 31 ottobre e l'1 novembre.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Chiusura in gloria per l’Italia della seconda tappa della Coppa del Mondo di nuoto in vasca corta a Incheon, in Corea del Sud: Benedetta Pilato, Thomas Ceccon e Alberto Razzetti si sono accomodati sul podio, proprio come nell’ultima giornata della tappa precedente, a Shanghai in Cina. Argento per Benny nei 50 rana, medaglie di bronzo invece per l’olimpionico di Parigi nei 100 dorso e per Razzetti nei 400 misti.

Nuoto, secondo posto per Pilato a Incheon

La copertina spetta di diritto a Benedetta Pilato, autrice di un sensibile miglioramento rispetto alla settimana precedente. L’azzurra ha chiusa in 29”48, riuscendo a rimanere in scia all’ispiratissima cinese Qiantin Tiang, che ha vinto in 29”03. Terza posizione per la bielorussa Anastasiya Zmushka a debita distanza, col crono di 29”80. Un notevole passo avanti, insomma, per Pilato, che già nelle scorse giornate aveva fatto capire di essere sulla strada giusta.

Razzetti sul podio alle spalle di Marchand e Seto

Terza posizione invece per Alberto Razzetti nei 400 misti alle spalle del leggendario francese Leon Marchand e del giapponese Daiya Seto. Il primo ha chiuso col tempo di 3’58”30, lasciando a oltre un secondo il nipponico (3’59”43). Per Razzetti chiusura in 4’02’37, a debita distanza dai primi e un secondo peggio rispetto alla prestazione della prima tappa, ma comunque con ampio vantaggio rispetto agli altri contendenti.

Coppa del Mondo, Ceccon chiude con un bronzo

Terzo posto anche per Thomas Ceccon nei 100 dorso, con la solita grande rimonta da metà gara in poi: era quinto, ha chiuso in 50”41 dietro soltanto al sudafricano Pieter Coetze (49”93) e al polacco Kacper Stokowski (50”17). Sesta posizione per l’altro azzurro Lorenzo Mora, in 51”15. Per Ceccon anche il quinto posto finale nei 50 farfalla, gara dove aveva vinto l’oro ai Mondiali di Fukuoka ma in vasca lunga. Podio sfuggito per appena cinque centesimi (22”35), con successo per lo svizzero Noè Ponti (21”76).

La rivelazione di Ceccon: “Il nuoto è uno sport crudele”

Ceccon però ha fatto parlare di sè anche per un’intervista a Sportweek in cui ha rivelato di aver cambiato prospettiva dopo le Olimpiadi. “Il nuoto è una continua ricerca di qualcosa, di limiti”, ha detto. “Il tempo ci determina. Anche in allenamento, se non fai quel tempo, dici che non è andata bene. In gara passi dall’essere campione olimpico a niente. Nel tennis se fai un errore, puoi recuperare al game successivo. Nel nuoto sbagli una partenza e ti giochi una medaglia d’oro”.

E ancora, un retroscena prima della vittoriosa finale di Parigi: “Il momento di maggior tensione è stato poco prima della gara. Ti passa davanti una vita, pensi: se perdo sono un fallito. Questa è la parte più difficile. Ora mi sento liberato da un peso molto grosso, penso più per me stesso che per chi mi chiedeva di vincere. Io volevo vincere, ora ho la coscienza a posto”.

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