Il Giudice Sportivo certifica l’icredibile l’errore della Roma nella gara di Coppa Italia contro lo Spezia (comunque persa 2-4) sul numero di cambi e delibera la sconfitta a tavolino dei giallorossi per 0-3.
Il Giudice Sportivo ricorda come “il Comunicato Ufficiale pubblicato il 9 settembre 2020 consente l’effettuazione di un massimo di cinque sostituzioni per ciascuna squadra nelle gare delle competizioni organizzate dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A programmate fino al termine della stagione 2020/2021 e che tale limite non soffre eccezioni nell’eventualità di disputa di tempi supplementari durante i quali è consentita esclusivamente una quarta interruzione, rispetto alle tre stabilite per i tempi regolamentari, per consentire sostituzioni (solo nel caso in cui al termine dei tempi regolamentari siano stati sostituiti meno di cinque calciatori)”.
L’errore della Roma è stato quello di aver sostituito altri due giocatori durante i tempi supplementari, dopo averne cambiati quattro nei tempi regolamentari per un totale di sei sostituzioni. Cosa espressamente vietata.
In base “all’art. 10 comma 1 CGS la società ritenuta responsabile di fatti o situazioni che abbiano influito sul regolare svolgimento di una gara, o che ne abbiano impedito la regolare effettuazione, è punita con la perdita della gara stessa con il punteggio di 0‐3 o con il punteggio eventualmente conseguito sul campo dalla squadra avversaria, se a questa più favorevole”.
Il Giudice Sportivo dunque cancella il 2-4 maturato sul campo e delibera di infliggere alla Roma la perdita della partita per 0-3 a tavolino.