La speranza del calcio italiano, così come di tutto il mondo, è quella di riavere presto la normalità come quotidianità: in questo caso riavere quanti più tifosi possibili allo stadio. Ed è su questo che sta lavorando il Dipartimento dello Sport e la sottosegretaria Valentina Vezzali.
Secondo quanto riportato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, si sta lavorando su una deroga per superare la soglia dei 1000 spettatori (che tra poco sarà consentita nelle zone gialle) per la finale di Coppa Italia del 19 maggio a Reggio Emilia tra Atalanta e Juventus: la Figc ha infatti chiesto di raggiungere il 20% della capienza negli eventi sportivi, quindi circa 4.700 posti occupati dei 23.700 del Mapei; l’orientamento è quantomeno di arrivare al 10%, ovvero oltre 2.300 persone.
Quindi si lavora per avere 2300 persone come minimo, con la possibilità di raggiungere anche il ‘sogno’ delle 4700, che assomiglierebbe molto alla normalità delle cose.
Le prossime ore saranno decisive e l’esito delle ultime riunioni dovrebbe essere positivo. Intanto nella giornata di ieri, proprio in relazione a questo tema, ha parlato il direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia, ha spiegato in che modo i tifosi potranno tornare allo stadio per gli Europei (obiettivo valido quindi anche per la Coppa Italia):
“Gli Europei nella Capitale saranno il segno dell’Italia che riapre e che lo fa in sicurezza. Lo Spallanzani sarà l’ospedale di riferimento. Si rafforza il principio di arrivare in maniera contingentata allo stadio in condizioni di assoluta sicurezza. Sarà consentito l’accesso allo stadio a chi avrà il certificato vaccinale o a chi sarà negativo al tampone nelle 24/48 ore”.