In questa vigilia, acquisite ulteriori certezze della prepotenza del ruolo di Jannik Sinner in questa Coppa Davis, a suscitare interrogativi e domande inevitabili non sono le qualità – note – del numero 4 della classifica ATP quanto le mosse che il capitano Filippo Volandri ha in testa.
Decisioni dettate da una strategia che non può ammettere scivoloni contro un certo Nole Djokovic che, praticamente in autonomia, ha determinato l’accesso della Serbia alle semifinali e forse anche il temuto ripetersi dello scontro epico contro l’azzurro a distanza di quasi una settimana dalla finalissima delle ATP Finals.
- Vigilia di attesa per Italia-Serbia
- L'anticipazione a Fiorello sulla squadra in campo
- Berrettini, ruolo inedito
Vigilia di attesa per Italia-Serbia
Che cosa ha preventivato Volandri, dopo aver preferito l’outsider Arnaldi affidando poi a Jannik la risoluzione del problema Orange? Che cosa ci riseerva la giornata di domani a Malaga? Domani al Palacio de Deportes José María Martín Carpena si disputa il primo singolare a partire dalle ore 12 e per allora Volandri, incroci e variabili impazzite le deve aver interiorizzate e non solo contemplate per schierare l’uomo giusto nel match giusto.
Quasi inaspettatamente però qualcosa ha detto, ospite di Fiorello nel suo Viva Rai2 di prima mattina: “Qui si dorme pochissimo, appena apro mezzo occhio inizio a pensare…”, ha risposto il capitano.
Sinner e Sonego nel doppio decisivo contro l’Olanda
L’anticipazione a Fiorello sulla squadra in campo
Fiorello ha ovviamente chiesto al capitano chi giocherà i singoli di domani, Volandri non ha lasciato alcun dubbio sul fatto che il secondo vedrà ancora una volta la sfida tra Jannik Sinner e Novak Djokovic, mentre sul primo è sembrato più titubante, anche se quasi sicuramente ha già deciso chi schierare tra gli altri azzurri in squadra, ma si è nascosto dietro a una battuta:
“Il primo singolo? Non posso dirlo. Chissà, in campo potrebbe andarci anche Fiorello!”.
Berrettini, ruolo inedito
Il capitano ha poi speso un commento sull’uomo in più di questo team azzurro, ovvero l’infortunato Matteo Berrettini, reduce dalla stagione più difficile della sua carriera tennistica e che a Malaga sta recuperando colpi e testa contribuendo anche a fare spogliatoio, da quel che sembra stando a Volandri.
“Berrettini? Si sta allenando, non è ancora pronto. Soffre perché vorrebbe giocare, ma il fatto che stia qui fa comunque tutta la differenza del mondo”.
Una differenza che capiremo anche e concretamente tra poche ore, quando sarà tempo di giocare la semifinale contro Djoko e i suoi.