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Corona, processo per diffamazione? L'escort del caso Pellegrini aveva inventato tutto, è indagata per calunnia

Aveva accusato il capitano della Roma di stalking, in realtà per i pm non lo conosceva neppure: e il "re dei paparazzi" le aveva fatto da cassa di risonanza coi suoi articoli.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Per i pm di Roma, la escort che accusava di stalking Lorenzo Pellegrini aveva inventato tutto. Non lo conosceva neppure. E non aveva mai visto il capitano della Roma in azione all’Olimpico, come sostenuto nel corso delle audizioni coi magistrati. Insomma, un castello di accuse fondato sul nulla il suo, al punto che la donna ora è indagata per calunnie e minacce. E nel registro degli indagati c’è finito pure il suo principale “megafono”, Fabrizio Corona. Il re dei paparazzi rischia il processo per diffamazione, avendo fatto da cassa di risonanza alle accuse della giovane. Rivelatesi infondate.

Il caso Pellegrini e le accuse della escort al capitano della Roma

Gli sviluppi delle indagini sono raccontati in un articolo pubblicato sull’edizione romana di “Repubblica” a firma di Andrea Ossino. Come si ricorderà, Pellegrini era stato denunciato per stalking dalla donna, che lo aveva accusato di molestie. Adesso però è la donna stessa a essere finita dall’altra parte del banco: tra gli imputati. Accusata di minacce e calunnia. Le indagini, infatti, si sono concluse e hanno portato i pm a conclusioni radicalmente divergenti. La posizione del capitano della Roma si è notevolmente alleggerita: si va infatti verso l’archiviazione.

La denuncia contro Pellegrini per stalking e gli articoli di Corona

La escort aveva raccontato di aver frequentato il centrocampista della Roma e della Nazionale italiana da gennaio a luglio 2023 e di essere stata più volte infastita da lui, telefonicamente e anche per interposta persona. Anche la moglie l’avrebbe contattata e lei avrebbe risposto: “Dì a tuo marito che le escort si pagano”. Versione ribadita ai magistrati e a Fabrizio Corona, che aveva pubblicato parte delle conversazioni girategli dalla donna, oscurando tutti i riferimenti. La escort aveva riferito di aver avuto un primo incontro con Pellegrini in una casa in zona Prati, a Roma. Le molestie sarebbero iniziate qualche tempo dopo.

Le indagini dei pm: nessuna frequentazione tra Pellegrini e l’escort

Nelle denunce si fa riferimento anche a inviti all’Olimpico, per aver modo di star vicino al calciatore. In realtà l’analisi degli spostamenti di Pellegrini e della sua accusatrice, anche attraverso i dati dei tabulati telefonici, eseguite dal pool di magistrati coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, ha indicato come la donna non fosse all’Olimpico quando diceva di aver assistito alle partite della Roma. I due cellulari, inoltre, non si sono mai incrociati. E non ci sono neppure prove che i due si conoscano. Altro dettaglio: l’affitto dell’abitazione in zona Prati non è stato pagato da Pellegrini, ma da un altro uomo che ha ammesso tutto.

La donna indagata per calunnie e minacce, Corona per diffamazione

Insomma, secondo i pm la donna ha semplicemente inventato tutto. E chi ha diffuso alla stampa le sue accuse, Corona in primis, potrebbe andare a processo per diffamazione. Rimane qualche interrogativo sullo sfondo. Come mai la escort ha preso di mira proprio Pellegrini? Perché avrebbe inventato tutta questa storia surreale e con quale disegno di fondo? Domande a cui forse saranno date risposte nel corso del processo. Che la donna avrebbe voluto vivere da accusatrice e che invece la vedrà protagonista, ma nelle vesti di accusata.

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