Valencia non รจ il focolaio principale della notevole diffusione del Coronavirus in territorio spagnolo, che ha costretto le istituzioni a chiudere tutte le attivitร commerciali non essenziali, visto che le zone di Madrid, Logroรฑo e dei Paesi Baschi sembrano piรน colpite in percentuale, eppure la squadra di calcio locale ha il triste primato di quella con il maggior numero di contagiati a livello europeo e quindi mondiale, visto che il Covid-19 sta iniziando a diffondersi in altri continenti.
Dopo aver annunciato settimana scorsa le positivitร di Garay, Mangala e Gayร , piรน quelle di due membri dello staff tecnico, la societร ha infatti aggiornato il triste elenco, attraverso un comunicato: โSono stati riscontrati nuovi casi positivi di coronavirus COVID-19 tra giocatori e tecnici della prima squadra. Tutti sono asintomatici e sono nelle loro case, sotto monitoraggio medico e misure di isolamento, svolgendo normalmente il piano di lavoro previstoโ.
Tutti i giocatori della rosa del Valencia sono stati sottoposto al tampone e tra essi anche Alessandro Florenzi, lโesterno arrivato in extremis a gennaio con la formula del prestito. Tuttavia, come giร successo nel caso della Sampdoria, la societร ha scelto di limitare le comunicazioni sul tema. Il Valencia si รจ limitato a parlare di un gruppo di infettati, per poi comunque provare a risalire alla possibile data dโinizio del contagio.
Il resto del comunicato fa infatti chiaro riferimento alla partita del 19 febbraio, andata degli ottavi di finale, ovvero la gara giocata a San Siro contro lโAtalanta, a propria volta finita in quarantena,ย e vinta 4-1 dalla formazione di Gasperini.
โNonostante le rigide misure adottate dal Club dopo aver giocato la partita di UEFA Champions League a Milano il 19 febbraio 2020 โ recita il comunicato della societร โ Carea confermata ad alto rischio dalle autoritร italiane giorni dopo, gli ultimi risultati mostrano che lโesposizione ha causato circa il 35% dei casi positiviโ.
Qualcosa perรฒ non sembra tornare a livello di date. Dal giorno della trasferta in Italia sono ormai trascorse quasi quattro settimane e le prime positivitร si riscontrano solo in questa settimana, contro le due di base per verificare un eventuale contagio. Troppo tempo per incubare la malattia, mentre il discorso cambierebbe del tutto se si pensasse che il focolaio valenciano si sia originato dopo la recentissima gara di ritorno, giocata al Mestalla il marzo 2020 ed eventualmente lรฌ contagitata. Le accuse sono comunque molto chiare e non contribuiscono certo a far spegnere attenzione e nel caso anche polemiche. Le brutte notizie da Valencia non fanno che ritardare il ritorno alla normalitร in tutta Europa
SPORTAL.IT