Stavolta il bersaglio è cambiato: non più Jannik Sinner, il “nemico storico giurato”, ma Carlos Alcaraz, al quale Nick Kyrgios ha rivolto una critica specifica: “Non avrà mai una carriera come Sinner perché Carlos ama le feste e la vita notturna, e questo alla lunga lo porterà ad avere il focus più spostato su altri argomenti che non hanno a che fare col tennis”. Parole buttate là a mo’ di provocazione, e alle quali Alcaraz non ha potuto esimersi dal rispondere (per le rime, naturalmente).
- Alcaraz replica a Kyrgios: "Che c'entra la vita privata?"
- Wimbledon, Alcaraz e l'analisi del match contro Struff
Alcaraz replica a Kyrgios: “Che c’entra la vita privata?”
Lo spagnolo, reduce dal sofferto successo su Struff, alle parole di Kyrgios ha risposto con grande oculatezza e intelligenza. “Questi sono commenti divertenti, e venendo da un personaggio come Nick non c’è molto da essere sorpresi. Non è mai stato un segreto il fatto che Jannik abbia sempre avuto meno alti e bassi di me nel corso della carriera. È una cosa su cui sto lavorando, serve tempo per trovare un rendimento continuo e duraturo nel tempo, ma tutto questo non ha nulla a che fare con la mia gestione delle faccende private o della mia vita notturna”.
Alcaraz ha trovato il modo anche per scherzarci su: “Kyrgios è un’autentica autorità quando si parla di vita notturna, quindi forse dovremmo ascoltarlo bene quando parla di queste cose. Ha detto che le ragazze sono la mia distrazione? Beh, lasciatemi dire che spero vivamente che questa distrazione vada avanti!”. E giù risate tra i giornalisti presenti in sala.
Wimbledon, Alcaraz e l’analisi del match contro Struff
Quando è tornato a parlare di tennis, lo spagnolo non ha potuto esimersi dalla mettere che contro Struff non tutto ha funzionato a dovere. “È stata una partita molto faticosa, sia sotto il punto di vista fisico che sotto quello mentale. Mi sono ritrovato tante volte a risalire da 0-30, concedendo anche qualche palla break in momenti delicati del match. Sapevo che lui avrebbe servito bene (76% di punti vinti con la prima contro il 73% di Carlitos) e anche che non avrei avuto molte opportunità da sfruttare. Per questo ho cercato di concentrarmi sui miei turni al servizio, aspettando poi di avere le giuste chance in risposta”.
Un piano che ha funzionato, anche se il cammino dello spagnolo sin qui non è stato certo dei più “rassicuranti” e travolgenti. Ma le 17 partite consecutive vinte ai Championships suonano da monito molto più per i rivali, che per se stesso. E dopo che ha risposto anche a Kyrgios, il weekend del numero due del mondo può dirsi completo, aspettando la sfida domenica contro Rublev.