Trema la Liguria per la maxi indagine della Procura di Genova e della Guardia di finanza che vede coinvolto il governatore Giovanni Toti, finito agli arresti domiciliari. Stessa sorte è toccata anche all’imprenditore Aldo Spinelli, una vita nel calcio da presidente del Genoa e del Livorno. L’inchiesta si sviluppa dalle elezioni regionali liguri del 2020: l’accusa è di corruzione. Altre otto persone sono state destinatarie di misure coercitive e interdittive.
- Corruzione, terremoto in Liguria: ai domiciliari il governatore Toti
- Aldo Spinelli finisce ai domiciliari: di cosa è accusato
- Una vita nel calcio con Genoa e Livorno: chi è Aldo Spinelli
Corruzione, terremoto in Liguria: ai domiciliari il governatore Toti
Come riferisce Il Fatto Quotidiano, il numero uno della Liguria Giovanni Toti è accusato dalla Procura di Genova di corruzione ambientale, corruzione per atti contrari a doveri d’ufficio e promesse elettorali. Nei guai anche il capo di gabinetto del presidente della Regione, Matteo Cozzani.
In carcere, invece, l’ex presidente dell’Autorità Portuale di Genova Paolo Emilio Signorini, che oggi è amministratore delegato e direttore generale della multiutility Iren. Domiciliari per l’imprenditore portuale Aldo Spinelli.
Aldo Spinelli finisce ai domiciliari: di cosa è accusato
Aldo Spinelli e il figlio Roberto sono accusati di aver finanziato il comitato elettorale di Toti per un totale di 74.100 euro in cambio di diversi favori, come – riferisce sempre Il Fatto Quotidiano – il rinnovo trentennale della concessione del Terminal Rinfuse e l’assegnazione di altri spazi portuali.
Non solo: al centro della vicenda anche la riqualificazione delle ex Colonie Bergamasche di Celle Ligure, che sarà trasformato in un resort di lusso. Nel dettaglio, Signorini avrebbe beneficiato di soggiorni di lusso a Montecarlo e partecipazioni ad eventi esclusivi, pagati proprio da Spinelli.
Una vita nel calcio con Genoa e Livorno: chi è Aldo Spinelli
Di origini calabresi ma cresciuto di fatto a Genova, Aldo Spinelli – classe 1940 – ha fatto irruzione nel mondo del calcio nel 1975, quando acquistò il Genoa in Serie B. Per 13 anni è rimasto al timone del club ligure, arrivando anche a disputare una semifinale di Coppa Uefa nel 1992 dopo aver battuto il Liverpool sia all’andata sia al ritorno.
Sotto la Lanterna portò giocatori che fecero sognare il popolo rossoblù del calibro di Aguilera e Skuhravy per poi lasciare la presidenza nel 1997. Troppo forte, però, il richiamo del calcio e nel 1999 è ripartito dal Livorno, portandolo dalla Serie C alla Serie A con tanto di partecipazione alla Coppa Uefa fino ai sedicesimi di finale nel 2006/07. In seguito alla retrocessione in C nel 2020, Spinelli ha deciso di privarsi della maggioranza del club toscano.