Il Milan incassa la sesta sconfitta in undici partite di campionato, mai così male da 78 anni, e Fabio Capello in un’intervista a Radio Anch’io elenca i malanni rossoneri: “I giocatori non sono di livello, a San Siro serve personalità e loro giocano con paura. Pioli dovrà fare un lavoro molto psicologico. Ci son pochi calciatori da Milan, per quel Milan che tutti sognano”.
“Hanno poca personalità e non rendono neppure per il loro valore – incalza Don Fabio -. Paquetà vale ma non dimostra. Leao contro la Lazio mi ha innervosito. Deve pensare che si gioca anche quando non si è in possesso palla. E lui ieri ha giocato solo quando aveva la palla tra i piedi. Ripeto, credo che i problemi del Milan siano nella testa. Quando non c’è tanta qualità se non funziona la testa…”.
Secondo Capello, anche le difficoltà societarie hanno un loro peso: “La situazione della società sicuramente può influire. Io non vedo un leader, un capitano, non inteso come quello che porta la fascia, ma un giocatore che possa aiutare l’allenatore facendo capire le idee di gioco e che sappiano creare un gruppo”.
Le due squadre in testa al campionato, Juventus e Inter, vincono ma non offrono un grande gioco: “Bel gioco? In generale senza un’idea di gioco non si va avanti. Sarri ha capito che anche lui deve puntare sui risultati in questo momento, più del bel gioco. Sarri sta mettendo in campo i calciatori dove possono rendere di più. L’Inter? Ha difensori di grande livello e Conte è partito da quello e sta facendo ottimi risultati”.
Poi regala un assist ad Allegri, accostato al Bayern Monaco: “Lo vedrei bene al Bayern Monaco anche se dopo Ancelotti non so quanto gli italiani in Germania siano ben accetti. L’Inghilterra è appassionante, c’è la possibilità di lavorare bene e la Premier League è un campionato che ti arricchisce. Fossi in Allegri andrei a Manchester”.
Sulla polemica con Zaniolo: “Nessun problema. Io ritengo che sia un grande talento. Il più importante che ci sia in Italia. Quando ho parlato di giovani ho dimenticato Kean anche”.
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