C’è un Cristiano Ronaldo che rassicura, che smentisce e che trionfa nella settimana più contraddittoria e disorientante della sua permanenza a Torino, con la maglia della Juventus. L’eliminazione in Champions contro il Porto, il nuovo primato che lo ha proiettato oltre Pelé e le indiscrezioni che lo vogliono in cerca di un posto al sole lì a Madrid, dove ha vissuto le migliori stagioni.
Il momento più complicato per Cristiano Ronaldo
CR7 ha imposto alla Juventus e a Fabio Paratici riflessioni e decisioni da assumere nel breve volgere di qualche partita, perché il suo contratto è in scadenza nel 2022 e sebbene abbia 36 anni, Cristiano è Ronaldo, non un calciatore qualsiasi.
La posizione della Juventus: gli introiti legati a Cristiano Ronaldo
Le sue decisioni, e le reazioni della società, possono determinare il mercato in un senso o nell’altro. Prendiamo in considerazione, poi, i costi e i relativi introiti: insomma, quanto renderebbe Ronaldo, in questa fase così delicata e sofferta anche per i grandi club? Cristiano porta ricavi da sponsorizzazioni, pubblicità, accordi e licenze che continuano a segnare un segno positivo: Tuttosport quantifica questo sforzo da 28 a 44 milioni.
L’impatto sul mercato
Senza CR7, il mercato andrebbe a indirizzarsi su opportunità concrete ma meno ambiziose: vedi Sergio Aguero, ad esempio. E anche la sorte di Paulo Dybala, messo ai margini, potrebbe rivelarsi influenzata e conseguente all’affare Ronaldo.
C’è da riflettere e da considerare l’impatto di una Juventus senza il portoghese anche sul versante degli aspetti collaterali, che poi così secondari non sono più. E per Fabio Paratici, dirigente in attesa di conferma o di un temuto ridimensionamento della sua posizione all’interno del club, non si profila una fase semplice.
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