I vertici divisi, le questioni sportive nelle mani di Cristiano Ronaldo e Francesco Totti come rivale fuori dal campo. È questa la situazione della Juventus secondo Dagospia, che in un articolo pubblicato oggi ritorna non solo sui retroscena legati all’addio di Massimiliano Allegri, ma racconta della spaccatura tra il presidente Andrea Agnelli e John Elkann e delle strategie finanziarie del club.
I DEBITI. Secondo Dagospia, il problema principale della Juventus sarebbero i debiti accumulati dopo l’operazione Ronaldo, che potrebbero arrivare a ben 500 milioni di euro. Una situazione che Elkann non avrebbe gradito e che l’avrebbe portato a chiudere i rubinetti, spingendo Agnelli a cercare nuovi soggetti pronti a investire nella Juventus. Fallito, per ora, il tentativo di costruire la Super Champions – con cui la Juve avrebbe moltiplicato i suoi introiti – il presidente avrebbe iniziato una trattativa con un gruppo di sceicchi qatarioti, pronti a investire nel calcio italiano. Qui, però, sarebbe entrato in scena Francesco Totti, anch’egli alla ricerca di investitori per soffiare la Roma a James Pallotta: secondo Dagospia, i qatarioti preferirebbero comprare il club della capitale – con più fascino rispetto a Torino – piuttosto che sostenere la Juventus.
DECIDE RONALDO. In questo quadro, si inserisce la “dittatura” di Cristiano Ronaldo sul reparto sportivo della Juve. Dagospia ribadisce che sia stato CR7 a esonerare di fatto Allegri dopo l’eliminazione dalla Champions con l’Ajax e spiega che l’influenza del portoghese – il cui stipendio rappresenta la voce più pesante nel bilancio del club bianconero – ha spinto Maurizio Sarri a recarsi in Costa Azzurra, dove Ronaldo è in vacanza, per parlare con lui della Juve del futuro.