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Il bomber che sta stracciando tutti i record: la storia di Fontanella

Allevato da Juary, Mario Fontanella non ha mai avuto feeling con la Serie A: Riccardo Gaucci però ne intuisce le potenzialità ed è diventato un eroe a Malta

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Pasquale Guardascione

Pasquale Guardascione

Giornalista

Da 30 anni racconta lo sport e la cronaca per diversi giornali ed emittenti, Per Virgilio Sport è lui che va a scovare i campioni del passato e con le sue interviste li riporta sul terreno di gioco Per Virgilio Sport è lui che va a scovare i campioni del passato, o emigrati all'estero a cercare fortuna e con le sue interviste li riporta sul terreno di gioco

Il bomber che sta stracciando tutti i record: la storia di Fontanella

In Serie A non ha mai giocato, eppure ha edificato rete dopo rete una carriera che a 32 anni si è fondata sulla concretezza, su quel che un attaccante dovrebbe fare: segnare e finalizzare il gioco. Oggi è il centravanti più prolifico della Premier di Malta, il massimo campionato che si gioca nell’isola del Mediterraneo. Ben 110 reti in 207 gare disputate prima con il Floriana e, poi, con La Valletta.

Mario Fontanella è partito, però, giocando sui lastroni di cemento armato del Centro Direzionale di Napoli e per strada nel rione Vasto. Ha reazlizzato un sogno, la sua potrebbe rivelarsi una favola che non ha trovato dispiegamento nel massimo campionato. Un rapporto, con il calcio e con quell’Italia del pallone, controverso e forse a posteriori incomprensibile o come esplicita in una chiosa malinconica, nasconde una lezione che non sa solo ed esclusivamente di campo.

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Gli inizi a Casoria

A tredici anni arriva alla scuola calcio Barbella di Casoria e, poi, nel 2004 viene adocchiato dal Napoli che lo preleva e gioca nelle giovanili azzurre per quattro stagioni fino alla Primavera.

“La mia scuola calcio l’ho fatta per strada – dichiara Fontanella -. Sono rimasto al Napoli fino a 19 anni dove ho avuto come allenatori tra gli altri Juary, l’ex attaccante dell’Avellino. Lo ebbi come tecnico per poche gare, era uno spettacolo. Mi diceva sempre fai quello che vuoi lì in attacco. Il fiuto del goal, invece, l’ho ereditato da mio padre che ha militato in serie D e segnava reti a grappoli. Poi, ho girato un po’ l’Italia giocando tra serie D e l’ex C2”.

Nel 2015 Fontanella divenne capocannoniere in serie D

Nel 2014-2015 il bomber napoletano realizza 25 reti in 30 presenze con la compagine sarda del Budoni, vincendo il titolo di capocannoniere di quarta serie.

“Ho giocato nel campionato Interregionale per circa cinque anni segnando più di ottanta reti – continua Fontanella -. Al termine della stagione con il Budoni mi aspettavo una chiamata dai professionisti, arrivò qualche offerta ma dovevo fare addirittura la quarta punta. Era il periodo che Citro dal Marcianise venne prelevato in serie B dal Trapani, tra me e me pensavo che qualche squadra importante di Lega Pro mi potesse chiamare”. Ma quella telefonata non arrivò mai dall’Italia.

Fu Gaucci jr a chiamare Fontanella a Malta

Quando tutto sembrava dovesse sfumare giunge la chiamata di Riccardo Gaucci, presidente del Floriana.

“Mi arrivò un’offerta dalla Bulgaria prima che non accettai – afferma il giocatore napoletano -. Poi, quando arrivò l’offerta di Gaucci firmai subito. Nel primo anno nel campionato di Malta mi laureai capocannoniere. Poi, arrivarono tante offerte ma il presidente non volle mai cedermi”.

Per 4 anni Fontanella è stato premiato miglior bomber maltese

Sono ora sette i campionati giocati nella Premier con la federazione maltese che per ben quattro volte l’ha premiato come miglior attaccante dell’anno.

“Quattro anni fa quando il mio contratto con il Floriana scadde avevo molte offerte anche importanti di altri campionati esteri – continua Fontanella -. Ma decisi di rimanere a Malta e passai alla società più titolata Valletta dove milito ancora oggi”. Il centravanti partenopeo ha anche giocato i preliminari sia di Europa League che di Champions League con 13 presenze e 4 reti, segnando in entrambe le coppe continentali. “Sono tutt’ora l’unico giocatore di Malta ad aver segnato tanto, siamo arrivati ad un passo dai gironi – afferma rammaricato -. Ho esordito nel 2017 quando ero al Floriana contro la Stella Rossa di Belgrado, ricordo con piacere i goal contro i bosniaci del Mostar e gli ungheresi del Ferencvaros”.

Fontanella è un attaccante in grado di svariare su tutto il fronte offensivo anche se trova la sua collocazione ideale nel ruolo di seconda punta.

“La mia rete più importante è quella contro l’Hibernians nello spareggio per la vittoria dello scudetto – dichiara -. Invece, il goal più bello l’ho segnato contro il Balzan, un tiro a giro fortissimo che non ha lasciato scampo al portiere. Tutto quello che ho imparato lo devo al tecnico Raffaele Cerbone che ho avuto a Budoni e con cui mi sento spesso anche adesso. Se mi aspetto una chiamata dall’Italia? Sono giunte anche a gennaio delle proposte ma la mia intenzione è di vincere tanto però lontano sia dall’Italia che da Malta a questo punto della mia carriera. Perché i goal sono importanti ma la gente si ricorda di te solo se vinci”.

Intervista di Pasquale Guardascione

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