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Gaucci, una vita al top: trionfi, guai e l'amore con la Tulliani

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Gaucci, una vita al top: trionfi, guai e l'amore con la Tulliani Fonte: ANSA

Luciano Gaucci è stato uno di quei protagonisti del calcio nostrano che, come e più di altri, ha intrecciato il mondo degli affari e la politica al pallone con risultanti estrose, controverse e un percorso giudiziario travagliato, che è poi la ragione prima della sua fuga e del suo esilio a Santo Domingo, dove l’ex presidente è scomparso a 81 anni.

Il suo successo imprenditoriale è una materia ardita e complessa da capire e da ricostruire: Gaucci dopo un avvio modesto, decise di fare il grande salto e fondò una impresa di pulizie, ma è solo l’inizio. L’estroverso presidente delle liti infinite con la Figc, a principio della sua storia imprenditoriale, dimostrò un talento per i cavalli, tant’è che si rese protagonista di una plusvalenza equina storica con la vendita di Tony Bin. Comprato a 12 milioni di lire, venne rivenduto a 7 miliardi. Una cifra colossale che ne dimostra le capacità. Ma non la fortuna.

Oltre a un celebre 13 vinto al Totocalcio che segna l’epoca, celebre è la vicenda legata al Super enalotto che gli costò probabilmente la storia con la fidanzata Elisabetta Tulliani, oggi compagna di Gianfranco Fini, ex leader di Alleanza Nazionale ed ex presidente della Camera.

Luciano Gaucci e le imprese calcistiche: Perugia e non solo

Il calcio lo ha imparato a conoscere con l’acquisto del Perugia e non solo. Epica fu la sua lite con Matarrese. Gaucci, dopo aver rilevato il Perugia, lo affidò a Serse Cosmi lanciandolo nella massima serie e abbinandolo a una serie di imprese sorprendenti e azzardate, così come è sempre stato Gaucci.

La prima donna in panchina con gli uomini, Carolina Morace, con lui è durata appena 4 partite alla Viterbese, i giapponesi che scoprono l’Umbria grazie a Nakata e la mossa di Saadi al-Gheddafi in biancorosso. Era cresciuto all’ombra della Dc andreottiana, gli piaceva provocare e stupire, ci si divertiva, non sempre però gli andava bene come quando portò a Perugia il primo cinese della storia serie A, peccato fosse quello sbagliato: Ma Ming Yu era stato confuso con un altro ma che non si mosse mai da Pechino.

La guerra fermissima a Matarrese scaturì da un omaggio ad un arbitro che gli costò una retrocessione a tavolino. Una contrapposizione che continuò anche con Carraro e la spuntò con il caso Catania (un’altra delle sue società) quando la Serie A dovette essere allargata a 20 squadre e la B a 22. Con la Figc litigò anche quando, nel 2003, voleva tesserare una calciatrice donna, la centravanti della Germania Birgit Prinz, per il Perugia dei maschi. A modo suo, un genio del marketing.

In serie A, Gaucci riuscì a far perdere un campionato alla Juve (con Antonio Conte in campo) in quel pomeriggio di diluvio del 2000 in cui segnò Calori e ha inventato campioni come Fabio Grosso e Marco Materazzi.

La relazione con Elisabetta Tulliani

Solo accennato, in precedenza, il ruolo della sua ex fidanzata, Elisabetta Tulliani. Il legame tra Gaucci e Elisabetta Tulliani, personaggio chiave negli anni della sua ascesa, è stato molto più che una storia d’amore. I 34 anni di differenza tra i due e la relazione avuto con il figlio Alessandro suscitarono immediatamente interesse e attorno alla giovane avvocatessa e alla sua progressiva sovrapposizione di ruoli si concentrarono i media.

Pare che la relazione con Gaucci fosse ancora salda, quando conobbe Gianfranco Fini con cui intraprese poi una relazione e con cui ha avuto due bambine. Nella Viterbese di Gaucci, aveva fatto i primi passi il fratello della Tulliani, Giancarlo poi divenuto tristemente noto come proprietario della casa di Montecarlo da cui scaturì l’inchiesta e lo scandalo che travolse Fini stesso.

L’esilio e le accuse alla Tulliani

Tornando alle cose di Gaucci, il patron del Perugia e non solo è stato coinvolto in diverse inchieste giudiziarie. Proprio il 1° febbraio 2006 sfugge all’arresto nell’ambito dell’inchiesta sul crac del Perugia e ripara a Santo Domingo, il buen retiro dove è morto. Secondo gli inquirenti, il buco accertato era di circa 100 milioni di euro. Nel marzo 2007, i magistrati chiedono il processo per Gaucci anche per l’inchiesta sul fallimento del Perugia Calcio e nel novembre 2008 patteggia una pena a tre anni di reclusione.

Nel gennaio 2013 Gaucci, ritornato a Santo Domingo, avanza nuove accuse nei riguardi della Tulliani, accusandola di averlo raggirato per farsi intestare beni per milioni. Affermazioni molto dettagliate e contestualizzate che avevano già trovato accoglimento in un’intervista, divenuta famosa per via anche degli avvenimenti seguiti, rilasciata dall’imprenditore al settimanale Panorama in cui torna sulla vincita al Superenalotto. Accuse respinte dall’ex compagna, travolta dallo scandalo della casa di Montecarlo.

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