Due giorni dopo il terribile incidente subito nel corso della sesta tappa della Dakar 2023, Stephane Peterhansel ha potuto raccontare quei terribili momenti. O almeno quello che la sua memoria gli ha permesso di ricostruire e già questo è un successo vista la spettacolarità del volo dell’Audi della leggenda francese del rally.
- Dakar, il terribile incidente dell'Audi di Peterhansel: frattura per il navigatore Boulanger
- Dakar 2023, il dramma racconto di Stephane Peterhansel: "Ho perso conoscenza"
- Peterhansel manca il 15° trionfo alla Dakar
Dakar, il terribile incidente dell’Audi di Peterhansel: frattura per il navigatore Boulanger
Per tradizione, purtroppo, il raid più famoso del mondo ha abituato a incidenti terribili che sono spesso stati fatali a chi li ha subiti, che fossero alla guida di auto, camion o moto. Proprio in queste circostanze l’Italia ha perso un mito come Fabrizio Meoni, vincitore di tre edizioni della Dakar tra le moto, ma morto a causa delle conseguenze di un incidente subito nell’edizione del 2005. A Peterhansel è andata molto meglio, anche se il francese ha vissuto momenti drammatici dopo l’incidente che ha di fatto azzerato le sue speranze di vincere la Dakar per la 15ª volta in carriera.
Il 6 gennaio, nel corso dalla tappa da Ha’il a Al Duwadimi, di 877 km, 466 dei quali di prova speciale, Peterhansel, secondo in classifica generale con la propria Audi RS Q dietro al qatariota Nasser Al Attiyah, è letteralmente volato all’interno di una duna alta una decina di metri al km 212 della frazione: nell’impatto ad avere la peggio è stato il navigatore Edouard Boulanger, che si è fratturato una vertebra ed è stato subito trasportato in elicottero in ospedale a causa dei forti dolori alla schiena.
Dakar 2023, il dramma racconto di Stephane Peterhansel: “Ho perso conoscenza”
A Peterhansel è andata meglio, ma nella ricostruzione di quei terribili istanti il francese ha ammesso di aver perso conoscenza per qualche minuto: “Dell’incidente mi ricordo molto poco, perché ho perso conoscenza nell’impatto – ha dichiarato ‘Mister Dakar’ – Quando mi sono ‘risvegliato’ dopo 5 minuti per altri 15 non ricordavo nulla ed Edouard non era più al mio fianco, ma sdraiato davanti alla macchina. Gli ho chiesto se sentiva le braccia e le gambe e per fortuna mi ha risposto con un sì”.
Peterhansel ha poi ammesso l’errore umano alla base dell’incidente, causato di fatto dalla volontà di recuperare l’ampio gap in classifica da Al Attiyah: “Stavamo andando forte per cercare di recuperare più terreno possibile su Al-Attiyah, ma evidentemente abbiamo esagerato. Non ricordo di aver saltato la duna, è una di quelle che se affronti a 70 km/h non ci sono problemi perché l’auto resta aderente al terreno, ma a 120 o 140 km/h si vola. Devo chiedere scusa alla squadra, perché la macchina era pronta per vincere”
Peterhansel manca il 15° trionfo alla Dakar
L’incidente di Peterhansel, parso molto stanco e provato dopo l’accaduto, è avvenuto nello stesso punto in cui anche Carlos Sainz e Lucas Cruz hanno pesantemente il proprio buggy, ma senza alcun problema fisico. Nasser Al-Attiyah è ormai avviato verso il successo, che sarebbe il quarto della carriera per il pilota qatarino. Quanto a Peterhansel, che ad agosto compirà 58 anni, si aprono i dubbi sul proseguimento di una carriera già leggendaria: nel 2023, infatti, il francese puntava al 15° trionfo alla Dakar, dopo i sei ottenuti tra le moto, tutti tra il 1991 e il ’98, e gli otto nelle auto, il primo nel 2004 e l’ultimo nel 2021.
Dopo il 59° posto del 2022, Peterhansel, già campione del mondo enduro nel 1997 e nel 2001, è quindi andato incontro ad un’altra delusione, ma lo spavento subito e fortunatamente superato è tale da far passare in secondo piano il mancato risultato sportivo che non macchia una carriera senza eguali.