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Dal rapporto con Federer al pianto in Laver Cup: Nadal a cuore aperto

Il vincitore di 22 Slam ha pianto parecchio nella serata dell'addio di Roger Federer. Dopo pochi giorni, a mente lucida, Rafa è in grado di raccontare le sue sensazioni

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Si sapeva che l’ultimo doppio di Roger Federer e Rafael Nadal sarebbe stato uno spettacolo, una festa per il tennis e per lo sport in generale. In pochi però si potevano immaginare una commissione simile da parte del rivale di una vita Nadal, che assieme all’elvetico è scoppiato in un pianto clamoroso alla fine del match.

Sono passati ormai due giorni dalle emozioni della O2 Arena, e Nadal ha raccontato ora, più lucidamente, le emozioni provate quella sera a Londra in Laver Cup.

Nadal a cuore aperto: “Tornato in camera ho pianto di nuovo”

Hanno fatto il giro del mondo le immagini di Federer e Nadal, mano nella mano a piangere come ragazzini. Un gesto spontaneo e meraviglioso, applaudito da tutto il mondo dello sport all’unisono.

Nadal ora racconta altre cose al Partidazo de COPE:

“Sono un ragazzo sensibile, quando vedi una persona che apprezzi dire addio è complicato non emozionarsi. Ci ho perso di mano, e la cosa peggiore è che quando sono rientrato nella mia camera da solo mi sono commosso ancora. Era difficile che non succedesse dopo tutto quello che c’è stato in quella serata così magica. L’immagine della stretta di mano in panchina? Non sono cresciuto con i social, li guardo qualche volta e a dire la verità non l’ho vista”.

In molti hanno pensato che le lacrime di Nadal, così copiose e violente, fossero un indizio di un ritiro non troppo lontano. Il mancino di Manacor però allontana questa ipotesi:

“No, zero non è ciò a cui ho pensato. Sono consapevole che quel momento arriverà tra X o X e poco più. A 36 anni e mezzo so di essere nell’ultimo tratto della mia carriera, ma non ci penso”.

Nadal e Federer anche oltre il tennis: “Il nostro rapporto durerà nel tempo”

Bellissimo inoltre il passaggio nel quale Nadal parla di come si è evoluto il rapporto con Federer. All’inizio della carriera dell’iberico, Re Roger era già uno dei più grandi, se non il più grande:

“È stato un rapporto che è stato bello sin dal principio e che è diventato più forte negli anni. In qualche modo la gente normale apprezza il rivale, se il rivale è una persona buona. Col passare del tempo ci si accorge che insieme si è vissuto un percorso particolare ed è così che a livello personale l’abbiamo vissuto e pure il mondo del tennis lo ha avvertito. Grazie a tutto ciò diverse persone che non erano interessate al tennis hanno iniziato ad appassionarsi e a manifestare interesse ed ammirazione per il nostro sport. Il nostro modo di vedere il mondo e la nostra stessa rivalità ha fatto sì che il nostro rapporto personale diventasse probabilmente più intenso e importante di quello professionale. Da qualche anno l’amicizia si è rafforzata. Per diversi motivi abbiamo dovuto essere più uniti, più in contatto e grazie a questo abbiamo fatto cose buone e belle. C’è un’intesa che si è consolidata ma ci capiamo, in alcuni casi abbiamo opinioni diverse, come è logico ma si è creato un legame d’amicizia che durerà nel tempo”.

Nadal poi racconta un piccolo aneddoto relativo al Roland Garros 2009, ammettendo tuttavia di non aver mai litigato in campo con Federer:

“In campo non penso che ci sia mai stato un litigio. Tra noi nelle partite il rapporto è sempre stato impeccabile. Anche fuori, ma a volte abbiamo avuto punti diversi di vista su quello che vogliamo per il nostro sport e qui è stato normale avere qualche discussione, ci mancherebbe altro. La finale del Roland Garros 2009? Sono onesto, in quel momento volevo che Federer vincesse la final. È la realtà ma sono una persona che ama lo sport e aveva battuto Federer a Parigi nel 2005, 2006, 2007 e 2008. Quando una persona è così costante e arriva così a lungo all’ultimo atto merita di vincere prima o poi e per lui quel successo ha significato centrale il Grande Slam. Vedere vincere Roger mi emoziona e mi fa piangere a casa davanti alla tv. Sportivamente è stato brutto per me batterlo ma mi sembrava giusto e logico farlo perché puntavamo entrambi ad essere i migliori”.

Nadal: “Quella volta che chiesi la maglia di Federer”

Nadal ricorda pure un aneddoto, del tempo in cui ad Amburgo, nel 2007, Federer mise fine alla sua striscia di 81 vittorie consecutive sulla terra battuta:

“Era un record fondamentale per me, 81 successi consecutivi sulla terra battuta. Ho concluso la partita, mi ha battuto e quando siamo arrivati negli spogliatoi me ne sono andato, e prima di andare alla conferenza stampa ho visto che si stava facendo la doccia e gli ho detto ‘potresti lasciarmi la maglietta con cui mi hai battuto’. L’ho tenuta come ricordo”.

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