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De Rossi: "Folle discutere Fonseca, Conte leale e appagante"

De Rossi a 360°: "Spalletti tra i migliori allenatori avuti, Luis Enrique ci è entrato dentro. Pellegrini mio erede? Ci prova"

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De Rossi: "Folle discutere Fonseca, Conte leale e appagante" Fonte: Getty Images

Diretto, naturale, senza troppi giri di parole,l’ex centrocampista della Roma, Daniele De Rossi è intervenuto a Bobo Tv, in diretta Twitch sul canale di Christian Vieri: si parte con uno sguardo indietro, in particolare a qualche stagione fa. “Al di là dei problemi ambientali che si sono creati nella sua seconda avventura a Roma ho trovato uno Spalletti fortissimo. Per me è uno degli allenatori più forti che abbia mai avuto. Ho avuto un rapporto bellissimo anche se caratterialmente non è semplice. A livello di campo e di idee è molto forte. Mi dispiace che non ha avuto una grande occasione in una big”. “Non ho però avuto solo lui come allenatori forti: ho lavorato con Capello e Lippi, due tecnici con un’idea di calcio diversa ma fortissimo. Spalletti è quello che mi ha influenzato di più, ma sbaglierei a non prendere esempio anche da chi ha idee differenti”.

Da Spalletti si passa a parlare di Luis Enrique: “Quell’anno aveva una squadra buona, ma non fra le squadre più forti che ho visto a Roma. Dopo dieci mesi e tante critiche ha deciso di andarsene e non gliela perdonerò mai. Nonostante il poco tempo ci è entrato dentro. Ha cambiato il nostro modo di giocare. Se fosse rimasto a Roma non so se avremmo vinto quanto ha vinto col Barcellona ma di sicuro ci saremmo divertiti tanto”.

Spalletti e Luis Enrique rappresentano il passato, il presente della Roma si chiama Paulo Fonseca, che trova in De Rossi un ‘seguace’. “E’ quarto in classifica e ha un calendario che potrebbe portarlo più in alto. Metterlo in discussione per è pura follia. E’ innegabile che contro le squadre più forti faccia più fatica, ma la società si è dimostrata dalla sua parte anche perché la squadra in campo dimostra sempre di sapere cosa fare. Non ci si può accontentare, è chiaro, ma credo che sia in linea con gli obiettivi stagionali e in futuro possa crescere ancora”.

La nuova proprietà ha identificato in Lorenzo Pellegrini il profilo perfetto di ‘romanismo’, è lui l’erede di Daniele De Rossi? “Sta facendo il passo in avanti che gli si chiedeva. Da quando non fa più il trequartista vedo tanta concretezza con prestazioni da parte sua di alto livello. Erede mio e di Totti? Ci sta provando, sicuramente è uno che si prende le sue responsabilità, non ha paura”.

Immancabili due parole su Francesco Totti: “E’ vero era più taciturno di me nello spogliatoio, ma in una squadra serve anche quello che se sei sotto 2-0 sai che puoi contare su di lui. Non si è mai nascosto. Così come Pirlo. Eppure parlava poco persino con me che ero suo compagno di camera in Nazionale”.

De Rossi, infine, riserva un commento di stima su Antonio Conte. “La mia esperienza con lui è finita in lacrime dopo l’eliminazione contro la Germania nonostante la nostra non fosse una squadra tra le più forti. E quello che siamo riusciti a fare e il gruppo che siamo stati in grado di costruire è stato tutto merito suo. Lo stimo non solo per quello che fa tatticamente, è un vincente. Ha un carattere particolare, ma è soprattutto un uomo leale. E’ difficilissimo essere un suo giocatore, ma è appagante”.

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