Il botta e risposta al veleno tra Lautaro Martinez e Calhanoglu ha scosso lo spogliatoio dell’Inter dopo l’eliminazione dal Mondiale per Club per mano del Fluminense. Nervi tesi, è servita una riunione per ricucire lo strappo, ma il turco è sempre più lontano da Milano e Marotta ha già individuato il suo erede.
- Inter, lo spogliatoio è una polveriera
- Chivu chiude l'Inter in albergo
- Calhanoglu più vicino al Galatasaray
- Chi sarà l'erede di Calhanoglu?
Inter, lo spogliatoio è una polveriera
C’è stato bisogno di un confronto serrato in albergo per ricomporre uno spogliatoio che rischiava di sgretolarsi dopo la stoccata al vetriolo di Lautaro Martinez nei confronti di Calhanoglu (“chi vuole andarsene, vada via…”) e la risposta del turco su Instagram, altrettanto velenosa (“un vero leader non cerca colpevoli”).
Nel mezzo le parole di Beppe Marotta, che nel tumultuoso post-gara con il Fluminense aveva subito svelato il destinatario del “messaggio” inviato da Lautaro (“parlava di Calhanoglu, questo è lo spirito giusto”) e soprattutto appoggiato l’uscita del capitano nerazzurro, e il like di Thuram, altrettanto rumoroso, alla risposta del centrocampista sui social.
Chivu chiude l’Inter in albergo
Cristian Chivu, capito l’andazzo, ha preso in mano la situazione “chiudendo” la squadra – o quello che rimaneva – in albergo, a Charlotte, per un confronto necessario, fondamentale in vista della prossima stagione. Presenti Lautaro, l’altro pezzo della Thu-La e molti senatori. Forse non Calhanoglu, volato subito in Turchia. Come riportato da la Gazzetta dello Sport diversi leader hanno preso parola, con l’obiettivo di rasserenare gli animi e sgonfiare immediatamente un caso, altrimenti destinato ad accompagnare le vacanze estive dell’Inter.
Si dice che la società abbia particolarmente apprezzato l’autorità di Chivu e come abbia gestito una situazione ingarbugliata e spinosa, che rischiava di paralizzare la squadra, spaccata in due dopo l’uscita a caldo di Lautaro e la risposta piccata di Calhanoglu nei confronti del suo capitano e del club: “Il rispetto non può essere a senso unico. Non ho mai tradito questa maglia. Futuro? Vedremo…”.
Calhanoglu più vicino al Galatasaray
Pace fatta, quindi? La sensazione è che sia stata solo spazzata via la polvere nascondendola sotto il tappeto. La dirigenza nerazzurra sarà chiamata a fare le sue valutazioni, a comprendere se il gruppo, così com’è ora, possa dare garanzie nel breve periodo o se sarà necessario cambiare e dare sfogo al mercato.
La sensazione che si respira in casa Inter è che il maxi-flop della stagione appena terminata, col mancato assalto a scudetto, Coppa Italia, Champions e Mondiale per Club, possa aver lasciato strascichi troppo pesanti per essere cancellati con la sola cessione di Calhanoglu. L’addio del turco appare scontato: il Galatasaray è pronto a ricoprirlo d’oro (10 milioni di ingaggio l’anno), ma c’è ancora distanza tra domanda (almeno 35-40 milioni di euro) e offerta.
Chi sarà l’erede di Calhanoglu?
Per il dopo-Calha si guarda ancora al Parma. Dopo Bonny e probabilmente Leoni, Chivu rivorrebbe con sé anche Adrian Bernabé. Il centrocampista spagnolo è in rampa di lancio, ma forse ancora troppo acerbo per prendere in mano le redini del centrocampo di una squadra chiamata a primeggiare in Italia e in Europa.
Ecco che in pole nelle preferenze di Marotta e compagnia ci sarebbe Ederson dell’Atalanta. Per convincere i bergamaschi a trattare, l’Inter dovrà sedersi con un’offerta già importante: la valutazione del brasiliano si attesta sui 45-50 milioni di euro, una cifra non impossibile da raggiungere, considerato l’imminente sacrificio di Calhanoglu e quelli più che probabili di Bisseck, Sebastiano Esposito e Frattesi.
Non si perde di vista neppure la pista Rovella, già sondato e corteggiato dai nerazzurri. Ma la Lazio, nonostante il mercato bloccato, non vuole cedere oppure non si accontenterà di un’offerta inferiore a 40 milioni di euro. Più defilato Angelo Stiller, 24enne dello Stoccarda e della nazionale tedesca, cercato pure dal Bayern Monaco: valutazione 50 milioni di euro.