E’ davvero un momento nero per Gigio Donnarumma. Ancora non si erano spente le polemiche per la clamorosa papera di Marassi, quando a inizio gara aveva regalato a Defrel il pallone della vittoria della Sampdoria con un vero e proprio assist, che ieri è arrivata un’altra mazzata. Contro l’Udinese il portiere del Milan è uscito dopo pochi minuti per un problema muscolare ai flessori della coscia destra e – al pari di Paquetà – è a forte rischio per la prossima, delicata gara contro la Juventus. E’ la seconda sostituzione in carriera per l’estremo difensore milanistra, la prima era avvenuta il 13 marzo del 2016 in Chievo-Milan, quando uscì al 19′ e solo dopo la risonanza si capirà l’effettiva importanza del problema. Di certo Gigio non sta attraversando un periodo fortunato.
IL SOPRANNOME – Da sabato scorso il portiere si è ritrovato sulle spalle quel vecchio soprannome che sperava fosse stato riposto in un cassetto: Paperumma. Non proprio un complimento per uno che in teoria (e al momento anche in pratica) dovrebbe essere il numero uno della Nazionale. A tirarlo su di morale è proprio chi gli ha fatto gol con la Sampdoria. Intervistato da Libero l’attaccante blucerchiato Defrel lo invita a farsi coraggio: «Questi nomignoli fanno parte del gioco: fai bene e sei esaltato, fai male e sei preso in giro. Penso che questi soprannomi servano per fare ancora meglio».
L’EPISODIO – Se due anni fa era “Dollarumma“, altro appellativo tutt’altro che piacevole legato al tira e molla per il rinnovo di contratto, ecco ora rispuntare quell’umiliante Paperumma ma Defrel in parte lo scagiona: «È successo tutto in un attimo, l’ ho pressato e mi sono ritrovato il pallone sul piede. Con un po’ di fortuna ho fatto gol». Dalla parte del giocatore anche tutti i suoi compagni di squadra, come Andrea Conti che sui social aveva scritto: “Non ti azzardare a buttarti giù di morale perché con tutte le volte che ci hai salvato quest’anno dobbiamo solo ringraziarti! Non sarà di certo un incidente a cambiare il tuo immenso valore, così come un passo falso non cambia i nostri obiettivi!”.