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Diritti serie A, De Siervo anticipa una svolta clamorosa per Sky

Secondo l’amministratore delegato della Lega Calcio, che mira a incassare un miliardo di euro, l’emittente satellitare potrebbe essere esclusa dalle trattative

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Dal 2024 le partite della Serie A potrebbero non essere trasmesse in tv da Sky: questa la clamorosa svolta anticipata dall’amministratore delegato della Lega Calcio Luigi De Siervo, che è tornato a parlare in radio della vendita dei diritti tv del massimo campionato. Secondo il dirigente, l’obiettivo della Serie A è sfondare il muro del miliardo di euro.

Diritti tv, la Serie A punta a incassare più di un miliardo di euro

Luigi De Siervo è stato ospite de “La politica nel pallone”, storica trasmissione di Radio Rai, per commentare il successo dell’Italia U19 agli Europei di categoria di Malta. Inevitabilmente, però, la discussione è caduta anche sulla vendita dei diritti tv della Serie A successivi alla stagione 2023/24.

De Siervo ha svelato quello che è l’obiettivo della Lega Calcio: “Vogliamo che la vendita dei diritti abbia un valore per singolo anno superiore a quello attuale – ha dichiarato l’ad -. L’ultima vendita ha portato ricavi per 927 milioni all’anno e circa 50 milioni per la Coppa Italia. L’obiettivo è superare il muro del miliardo, la discussione sta nel fatto che i broadcaster stanno cercando di risparmiare il più possibile perché non ci sono concorrenti diretti”.

Diritti tv, per De Siervo poca concorrenza tra DAZN, Sky e Mediaset

Il problema, secondo De Siervo, è che tra gli attori in campo per l’acquisto dei diritti tv della Serie A non “non esiste una competizione forte sui pacchetti”. “Sono interessati DAZN, Sky e Mediaset – ha continuato De Siervo -, ci sono configurazioni diverse e i giochi sono tutti aperti. Le trattative sono servite per fare capire le nostre aspettative e per comprendere le esigenze dei tre operatori. Siamo in una fase conclusiva delle trattative e tutti conoscono il gap tra le offerte presentate e quelle che possono risultare vincenti”.

Nel caso in cui la Lega non fosse soddisfatta dalle offerte, c’è sempre aperta l’ipotesi della creazione di un canale della Serie A. “Abbiamo pronta un’attività di autogestione per i diritti – ha aggiunto De Siervo -. La Lega, che si è già trasformata in una Media Company, fa vero e proprio intrattenimento, dai videogiochi al Metaverso”.

Diritti tv, De Siervo anticipa l’ipotesi di escludere Sky

Poco dopo De Siervo ha sganciato la vera bomba riguardante i diritti tv della prossima Serie A del futuro: le partite del massimo campionato potrebbero non essere più disponibili su Sky. “Una delle tre configurazioni possibili prevede l’esclusione di un player storico, che ha scelto di fare investimenti diversi – ha spiegato De Siervo parlando di Sky -. Sarebbe un rammarico per tutti perché siamo cresciuti insieme, ma dobbiamo prepararci a questo tipo di scenario. È una delle ipotesi, ma dipende soltanto da loro. Le tv devono decidere se continuare a essere protagoniste nel racconto del calcio italiano. Ma l’auspicio è che ognuno dei tre partner trovi le risorse per assicurarsi la trasmissione della Serie A”.

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