Contro Jannik Sinner è stata una serata dalle emozioni forti per Novak Djokovic. Forse l’ultima sulla gloriosa terra rossa del Roland Garros, almeno da giocatore professionista. È stato lo stesso Nole a lasciarlo intendere dopo la partita, quando ha ammesso che tra dodici mesi potrebbe non tornare a disputare il torneo. Alla sua età ogni sforzo va centellinato a dovere, il futuro si chiama Wimbledon, difficile guardare oltre. Soprattutto perché di fronte il fuoriclasse serbo si troverebbe sempre e comunque un giocatore più forte di lui. Per stessa ammissione di Djokovic, ormai Sinner e Alcaraz lo sono diventati.
- Roland Garros, la semifinale tra Djokovic e Sinner
- Le parole di Djokovic sulla finale tra Sinner e Alcaraz
- La protesta di Djokovic e l'intervento di Sinner: il siparietto
- Nole pensa al ritiro: "Per ora il mio futuro è Wimbledon"
Roland Garros, la semifinale tra Djokovic e Sinner
Analizzando la partita contro Jannik, Djokovic ha sottolineato: “Ho cercato di mostrare la mia gratitudine al pubblico perché sono stati fantastici nei momenti in cui sembrava che tutto andasse dalla parte sua. Mi hanno sollevato, incoraggiato, dato forza per continuare a lottare fino all’ultima palla, cosa che ho fatto. Congratulazioni a Jannik per un’altra prestazione davvero buona e solida. Merita un grande riconoscimento per essere rimasto in partita nei momenti difficili, quando tutto lo stadio tifava per lui ed è riuscito a trovare dei colpi davvero buoni. Ha mostrato perché è il numero 1 al mondo“.
Le parole di Djokovic sulla finale tra Sinner e Alcaraz
Anche Djokovic si è battuto come un leone, ma non è bastato. Non basta più per battere Sinner, neppure per un campione del suo calibro. “Questa potrebbe essere stata l’ultima partita che ho giocato qui e questo è il motivo per cui sono stato un po’ più emotivo alla fine”, l’ammissione del serbo. “Se questa è stata l’ultima partita al Roland Garros della mia carriera, è stata una partita meravigliosa sia per l’atmosfera sia per quello che ho ricevuto dal pubblico”. Quindi sulla finale tra Sinner e Alcaraz: “Auguro il meglio a Jannik per la partita. Penso che sarà un incontro straordinario tra lui e Carlos, i due migliori giocatori, sicuramente, in questo momento”.
La protesta di Djokovic e l’intervento di Sinner: il siparietto
Dimenticate le ruggini della partita, compresa una protesta vigorosa col giudice di sedia per una palla chiamata out sul punteggio di 5-4 per lo stesso Djokovic nel terzo set. Una chiamata controversa, che ha scatenato le lamentele di Nole. L’arbitro è sceso dalla sedia, ha controllato il segno e ha confermato la chiamata, ma Djokovic ha continuato a protestare. Si è calmato solo quando Sinner ha dato un’occhiata al segno, gli si è avvicinato e lo ha tranquillizzato: “Stai guardando il segno sbagliato, ci sono due palle, una è vicinissima alla riga ma c’è spazio”. Solo a questo punto Nole ha desistito.
Nole pensa al ritiro: “Per ora il mio futuro è Wimbledon”
Tornando all’ipotesi ritiro a fine stagione, Djokovic è sembrato comunque non aver ancora le idee chiare: “Da quanto sto pensando che potrei non tornare a Parigi tra un anno? Non da molto. Non so davvero cosa mi riserverà il domani a questo punto della mia carriera. Di certo continuerò a fare del mio meglio e chiaramente Wimbledon è il prossimo Slam, nonchè il mio torneo preferito dai tempi dell’infanzia. Farò tutto il possibile per prepararmi a dovere. Penso che le migliori possibilità che abbia per vincere uno Slam siano forse proprio a Wimbledon, o su superfici dure veloci, magari in Australia”.