Ai microfoni di Sky Sport, il presidente del Coni Giovanni Malagò si è espresso sul caso Djokovic: “Mai visto una cosa gestita peggio di questa. Dando per scontato che organizzatori, governo australiano e Djokovic siano in buona fede, il problema è che non doveva succedere”.
“E’ dimostrato dal fatto che entro il 10 doveva dire se era vaccinato o no, poi non si capisce perchè non sia stato comunicato che il 16 abbia preso il Covid – ha proseguito Malagò -. Doveva comunicarlo. Se prima durante e dopo ha incontrato chiunque, allora la credibilità viene meno. Dispiace per Nole, è ‘italiano’ e amato, io l’ho anche premiato. Siamo tutti tifosi di Djokovic, ma vorrei capire una cosa: se lui non avesse contratto il Covid, come dice, non avrebbe più giocato a tennis?”.
Infine, Malagò ha parlato delle recenti decisioni sulla capienza degli stadi: “La Lega calcio ha fatto bene a scegliere per la riduzione della capienza degli stadi, perché era elevato il rischio che il governo facesse calare dall’alto la sua decisione. La federazione medico sportiva insieme al Coni sta predisponendo un nuovo protocollo – ha aggiunto Malagò – poi chi organizza i campionati ha il diritto e il dovere di prendere decisioni. Gli interventi non uniformi di Asl e Tar? Così si perde di credibilità”.