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Djokovic, nuova puntura a Sinner: le belle parole su Federer, Nadal e Alcaraz e la provocazione su Jannik

Intervistato da GQ Italia, il serbo continua nel suo atteggiamento ambiguo sul fenomeno italiano: complimenti a Roger, Rafa e Carlitos, su Jannik invece...

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Caro Djokovic, sembra proprio che la vicinanza a Kyrgios ti faccia male. Da quando è diventato amico, sodale e forse complice del 29enne di Canberra, ormai ufficialmente l’hater numero 1 del rosso di San Candido, il fenomeno serbo si comporta in modo strano nei confronti di Sinner. Prima le parole ambigue sul caso Clostebol, sulla disparità di trattamento e sui presunti favoritismi di cui avrebbe goduto Jannik per la gestione della sua positività, ora un’altra – più innocente – provocazione. Direttamente dalle pagine di GQ Italia.

Djokovic, parole dolci per tutti…fuorché per Sinner

Intervistato dal magazine l’ex numero 1 – sconfitto da Sinner nella semifinale dell’ultima edizione degli Australian Open – ha avuto parole dolci, affettuose e cariche di ammirazione e rispetto per i suoi rivali storici come Roger Federer e Rafa Nadal, ma anche per uno dei suoi successori designati: Carlos Alcaraz. Quando si è trattato di trovare una parola da dedicare a Jannik Sinner, invece, gli è venuto in mente un altro sport. Un consiglio subliminale? Un invito? Una battuta? Chissà.

Nole e l’ammirazione per Federer, Nadal e Alcaraz

Ma cosa ha detto nello specifico Djokovic? Ecco: “Una parola per ognuno di loro? Roger Federer: Eleganza. Rafael Nadal: Tenacia. Carlos Alcaraz: Carisma. Jannik Sinner: Sci“. Già, proprio così: la parola che viene in mente a Djokovic quando pensa a Sinner è “sci”. E ancora: “Il più intimidatorio? Ti rispondo Nadal. Era famoso per questo, ancora oggi corre nei piccoli corridoi dello spogliatoio e mette letteralmente al tappeto chi gli si para davanti. Escono dalla toilette e lui vuole fargli sentire la sua presenza. Capisci? È un messaggio molto fisico. Ti dice: io sono qui. Sto saltando in giro. Sono pronto per una battaglia. Sarò aggressivo con te fin dall’inizio. Dal primo istante sentirai i miei grugniti. Questo intimorisce molti giocatori”.

Il ritiro può attendere, parola di Novak Djokovic

Djokovic ha parlato anche del possibile ritiro: “Penso più al come che al quando. Sul quando, non ci penso ancora così intensamente. Come… come vorrei chiudere? Immagino che se dovessi iniziare a perdere troppe volte, ad avvertire un divario sempre maggiore con gli avversari e ad avere più difficoltà a superare i veri ostacoli nei tornei di Slam, allora probabilmente la farei finita. Al momento, però, sto bene e continuo ad andare avanti“.

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