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Djokovic, slitta la decisione definitiva: il giallo del presunto arresto

Il Governo australiano si riserva la decisione circa il possibile espatrio del serbo, dopo la prima sentenza favorevole che ha permesso al numero 1 del mondo di lasciare il Park Hotel dove era "detenuto".

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Il Djokovic Gate prosegue. E non avrà in lunedì la sua giornata decisiva.

Il primo giorno della settimana sarebbe dovuto infatti essere dirimente per quello che è ormai diventato il caso diplomatico che riguarda il numero 1 del tennis mondiale, che punta a disputare gli Australian Open, primo Slam della stagione 2022, al via lunedì 17 gennaio, pur non essendosi sottoposto al vaccino anti-Coronavirus.

Djokovic, slitta la decisione del Governo australiano

Al termine di un’altra giornata carica di tensione, infatti, nella tarda serata australiana è giunta la notizia che la decisione definitiva del Ministro dell’Immigrazione Alex Hawke circa la possibile espulsione di Novak Djokovic dall’Australia non arriverà  entro le 24 australiane.

Hawke aveva quattro ore di tempo per decidere se tenere Djokovic in detenzione, qualora avesse deciso di interrogarlo di nuovo, ma ha deciso di non avvalersi di questa possibilità.

Fuso orario alla mano, quindi, è facile presupporre che i prossimi aggiornamenti non si avranno prima della tarda serata italiana di lunedì. E con ogni probabilità si tratterà dell’aggiornamento determinante che porrà la parola fine ad una vicenda che si è presa l’apertura dei telegiornali di tutto il mondo e le prime pagine dei giornali non solo sportivi.

I media australiani si aspettano un comunicato nella prima mattinata di domani, ovvero durante la notte italiana, ma secondo fonti australiane la decisione potrebbe slittare anche di qualche giorno.

Notte di libertà per Novak Djokovic: ha lasciato il Park Hotel

L’unica notizia della giornata resterà quindi quella del no all’obbligo di espatrio per Djokovic, dopo la sentenza favorevole al serbo emessa dal giudice Anthony Kelly.

Per Nole, quindi, è in arrivo una notte di “libertà”, dopo il soggiorno forzato presso il Park Hotel, la struttura dedicata agli immigrati dove Djokovic era bloccato da quando si era visto annullare il visto per entrare in Australia.

La decisione del Giudice era arrivata in anticipo rispetto ai tempi ed è stata favorevole a Djokovic, che ha recuperato il passaporto e gli effetti personali, ha lasciato la struttura entro i 30 minuti dal pronunciamento ed è quindi libero di restare in Australia.

Nella motivazione del giudice si legge che “se Djokovic avesse avuto più tempo per consultare i suoi legali, avrebbe risposto in maniera più chiara al Border Force”, ma questo non basta ancora per far sperare l’entourage del serbo che il caso si sia concluso a favore di Nole, perché il ministro dell’interno Karen Andrews ha ribadito che, in virtù di una legge interna del paese, il Governo ha la facoltà di espellere Djokovic a prescindere dal primo esito favorevole.

Caso Djokovic, il giallo del presunto arresto

Intanto, dopo la sentenza del Giudice, è circolata la notizia del presunto arresto del fuoriclasse serbo, diffusa da alcuni media serbi e confermata da Djorde, il fratello di Novak, al giornalista serbo Sasha Ozmo: 

“L’unica cosa da fare è far circolare la notizia il più possibile. Vogliono nuovamente arrestare Novak che al momento è chiuso con i suoi avvocati nel l’ufficio dove hanno seguito l’udienza. Non sanno cosa fare” le parole di Djorde.

La notizia è stata poi smentita, mentre autentiche sono le trascrizioni dell’interrogatorio che Nole ha sostenuto con la polizia doganale, circolate dopo il giudizio di Kelly.

Nei verbali, tra le altre informazioni, si è avuta certezza circa lo status di non vaccinato di Djokovic, che ha risposto a chiare lettere a una domanda alla quale Nole si era sempre rifiutato di rispondere in pubblico durante le conferenze stampa pre e post gara della sua esaltante stagione 2021 che lo ha visto sfiorare il Grande Slam, svanito solo dopo la sconfitta nella finale degli Us Open contro Daniil Medvedev.

L’ultima parola circa le possibilità di Djokovic di concorrere per il Grande Slam anche nel 2022, però, sarà il Governo australiano…

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