L’urlo a fine match ha il sapore della liberazione. Lo sguardo rabbioso, quasi incavolato, lascia spazio a un sorriso compiaciuto. Ma solo dopo aver dedicato al successo a un membro dello staff. “È tuo, è tuo”, il messaggio gridato ai quattro venti da Matteo Berrettini dopo la vittoria su Tallon Griekspoor negli ottavi di finale dell’ATP 500 di Doha. E il destinatario è proprio lui, Umberto Ferrara, il discusso fisioterapista “responsabile” in tandem con Giacomo Naldi di buona parte dei guai di Jannik Sinner. Almeno secondo la vulgata comune. Berrettini lo ha accolto nel suo team. Lo ha difeso da tutte le critiche. E continuerà a farlo sempre.
- ATP 500 Doha, buona partenza per Berrettini
- Griekspoor s'arrende al terzo set: Matteo avanti
- "The Hammer" soddisfatto, ai quarti la sfida a Draper
ATP 500 Doha, buona partenza per Berrettini
Partita complicata per Matteo. Anche se iniziata sulla falsariga della prestazione “monstre” offerta contro Novak Djokovic. Primo set giocato a buon ritmo, con ottime percentuali al servizio. Di break, però, neanche a parlarne. Decisivo il tie-break, vinto con autorevolezza dall’italiano sul punteggio di 7-4. Andamento in fotocopia per il secondo set, con Berrettini spesso vicino a strappare la battuta, ma mai in grado di piazzare l’acuto vincente. Quindi il tie-break “pazzo”, con Griekspoor bravo a piazzare quattro punti in fila da 2-1 a 2-5. Reazione dell’azzurro (5-5), poi però il guizzo finale dell’olandese (6-8).
Griekspoor s’arrende al terzo set: Matteo avanti
Tanta tensione nel terzo set e, dopo otto giochi vinti da chi batte, il primo e unico break del match decide di fatto la partita. Lo piazza Berrettini, che poi chiude i conti sul suo turno di battuta (6-4). Vittoria preziosissima e che consegna il pass per i quarti di finale dell’ATP 500 del Qatar. Ad attendere Matteo c’è Jack Draper, reduce da una comoda affermazione sull’australiano Chris O’Connell (6-2 6-1). Orario d’inizio intorno alle 17 di giovedì 20 febbraio. Un solo precedente tra i due: a Stoccarda nella finale del torneo sull’erba della scorsa estate l’ha spuntata il britannico, al terzo set e in rimonta.
“The Hammer” soddisfatto, ai quarti la sfida a Draper
Dopo l’urlo con dedica a Ferrara, così Berrettini al termine del match: “Sapevo che rispetto alla sfida con Djokovic sarebbe stato diverso. Quando giochi molto bene il giorno prima non è detto che lo farai il giorno dopo. Ho combattuto tanto oggi, ho commesso un paio di brutti errori che mi sono costati il secondo set. Ma sono orgoglioso della mia forza mentale, sono davvero molto contento. Obiettivi? Voglio vincere il maggior numero di partite possibili, divertirmi, godermi il momento. So che non sarà sempre la stessa cosa, ma ho lavorato duro per essere qui. Ho vissuto dei brutti momenti ma sapevo dentro di me che potevo tornare a certi livelli. So che appartengo a questo mondo“.