Matteo Berrettini ha voluto esprimere il proprio dispiacere per la vicenda doping che ha travolto Jannik Sinner, il quale ha chiuso la questione trovando accordo privato con la WADA per una sospensione di tre mesi. Il tennista romano è poi tornato anche sulla scelta di affidarsi a Umberto Ferrara che aveva fatto molto discutere e parlato di Novak Djokovic, suo prossimo avversario all’ATP 500 di Doha.
- Berrettini: “Dispiace per Sinner, è stato vittima di un errore”
- Berrettini e le polemiche per l’aggiunta di Ferrara al team
- Martedì la sfida a Djokovic a Doha
Berrettini: “Dispiace per Sinner, è stato vittima di un errore”
Nel momento di maggiore difficolta sportiva di Matteo Berrettini, a lungo vittima di continui infortuni, Jannik Sinner ha sempre dimostrato la propria vicinanza al tennista romano, spendendo belle parole per lui, invitandolo a festeggiare il successo in Davis del 2023 e facendogli una promessa poi mantenuta con la conquista della seconda insalatiera consecutiva la passata stagione.
Non sorprende dunque che anche Matteo abbia voluto ora far sentire la propria vicinanza a Jannik dopo l’accordo con la WADA che ha comportato una sospensione di tre mesi e – soprattutto – ha posto fine a una vicenda a dir poco estenuante per il n°1 ATP: “Non ho idea di come sia andata tra le varie organizzazioni, non sono un avvocato e non sono cose che mi competono. Provo solo dispiacere per un ragazzo come Sinner che è stato dimostrato essere vittima di un errore. Ma Jannik è più forte di tutti noi e tornerà. Ho sempre sostenuto Sinner e creduto che la positività fosse causata da un errore. Immagino come questo per lui possa essere un momento difficile. Non gli ho ancora scritto, preferisco rispettare la sua volontà di riservatezza”.
Berrettini e le polemiche per l’aggiunta di Ferrara al team
Berrettini è tornato anche sulla scelta di aggiungere al proprio team Umberto Ferrara, ex preparatore di Sinner e tra i responsabili della contaminazione da clostebol, motivo per cui la decisione di Matteo aveva scatenato non poche polemiche: “Quando scelgo un nuovo membro del team, lo faccio dopo attente riflessioni: considero Umberto un serio professionista, come confermato anche da Jannik sia pubblicamente che nel privato.
È stato fatto un errore, purtroppo. Non doveva capitare ma è successo. Quando ho incontrato Umberto per parlare di lavoro abbiamo parlato anche di questo ovviamente. Ma la valutazione più importante era un’altra: io sono convinto che possa aiutarmi nel mio processo di crescita. Se poi la gente è stupita, stranita, arrabbiata, non so cosa farci. Onestamente ho smesso di dare peso a quello che pensa la gente da tanto tempo: se leggessi ogni commento non reggerei al peso di tutto”.
Martedì la sfida a Djokovic a Doha
Protagonista di un inizio di stagione non esaltante con una sola vittoria in quattro partite disputate nel 2025, Berrettini proverà a invertire la rotta all’ATP 500 di Doha. Farlo però non sarà affatto semplice, visto che dall’altra parte della rete si troverà di fronte Novak Djokovic, pronto a fare il suo ritorno in campo dopo l’infortunio che lo ha costretto al ritiro all’Australian Open.
Quella di martedì 18 febbraio – al momento non si conosce ancora l’orario d’inizio del match – sarà la quinta sfida tra i due, con Nole che si è aggiudicato tutti e quattro i precedenti, inclusa la finale di Wimbledon 2021. I due però non si affrontano proprio dal 2021, il che aumenta l’incertezza sull’esito del match, che Berrettini sa benissimo quanto sarà complicato riuscire ad aggiudicarsi: “Djokovic? Sarà durissima. Da quando abbiamo giocato contro l’ultima volta ne sono successe di tutti i colori, ma lui resta sempre Novak Djokovic. Non ci ho mai vinto, speriamo sia la prima volta”.