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Domenech contro Grosso e Gattuso: gli sfottò contro gli allenatori italiani scatenano la polemica web

Raymond Domenech ha tirato una serie di frecciatine a due ex campioni del mondo di Berlino 2006, Grosso e Gattuso, attualmente impegnati sulle panchine di Ligue 1 e alle prese con risultati deludenti. Esplode la polemica

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Raymond Domenech è un po’ la nemesi, a tratti ideale e a tratti reale, del nostro calcio. L’ex ct della nazionale francese, oggi a capo del sindacato allenatori in terra transalpina, ha un rapporto davvero complicato – per usare un eufemismo – con l’Italia. E il diretto interessato non ha mai fatto molto per smussare gli angoli del suo malcelato astio, tutt’altro.

Domenech contro Grosso e Gattuso

Ecco perciò rinfocolarsi le antipatie con le ultime dichiaraziono sprezzanti contro due allenatori di casa nostra impegnati nella Ligue 1. Parliamo di Fabio Grosso, alla guida del Lione, e di Gennaro Gattuso, sulla panchina del Marsiglia: tra l’altro, due protagonisti del trionfo nel Mondiale 2005 contro i Bleus allenati da Domenech (che nel 2007 arrivò persino ad accusare la Nazionale Azzurra, guidata allora da Donadoni, di corruzione e partite comprate, citando poi un Francia-Italia Under 21 del 1999 per le qualificazioni di Sydney, dove la selezione del tecnico transalpino fu eliminata. Non la prese benissimo, tutt’altro).

Il momento difficile del Lione

Dicevamo di Grosso e Gattuso. Il primo è approdato lo scorso mese all’Olympique Lione subentrando a Laurent Blanc, chiamato a dare nuova linfa ad una squadra sprofondata nelle profonde viscere della classifica della Ligue 1. Dopo il pareggio a reti bianche al debutto del nuovo corso contro il Nizza, per l’ex campione del mondo solo un altro punto, contro Le Havre e senza andare in gol, e tre sconfitte in quattro partite.

Il Lione resta sempre ultimo in campionato, e sebbene siamo solo all’inizio della stagione lo spettro della retrocessione è più di un ectoplasma. E come se non bastasse, il controverso trasferimento nella squadra dell’attaccante classe 2003 Ernest Nuamah dal Molenbeek, su cui aleggia il sospetto di aver infranto le regole sulle multiproprietà aggirando gli obblighi in tema di contenimento delle spese sul mercato fissata per i club dalla Commissione di Controllo Finanziario del calcio francese, potrebbe bloccare lo stesso mercato del Lione.

Debutto amaro per Gattuso con il Marsiglia

Se Atene piange, Sparta non ride. Gattuso lo scorso 27 settembre è stato chiamato al posto del precedente tecnico Marcelino per guidare un altro Olympique, il Marsiglia, allora settimo in Ligue 1. Ma il debutto dell’ex Milan è stato all’insegna di un 3-2 a favore del Monaco. Tra l’altro in un ambiente, quello marsigliese, piuttosto incandescente, con una tifoseria organizzata piuttosto pugnace.

Le frecciate di Domenech contro gli italiani in Ligue 1

Torniamo quindi a Domenech, che ha voluto spargere sale sulle ferite. Il presidente dell’associazione calciatori aveva dato il benvenuto a Gattuso con un tweet al vetriolo: “Saranno contenti i tifosi marsigliesi di poter rilanciare un allenatore che non ha avuto grandi risultati finora. Buona fortuna”.

Successivamente sull’emittente de L’Equipe aveva dispiegato le proprie argomentazioni, asserendo di essere sempre disposto ad accogliere gli allenatori che sbarcano in Francia, “che siano italiani o altro”, per poi però aggiungere: “Mi chiedo anche se non valga la pena di prendere un francese, visto il percorso di chi è stato scelto”.

Domenech ne ha avuto anche per Grosso, alla guida di quel Lione dove l’ex ct transalpino aveva sia giocato che poi trascinato da allenatore verso la massima serie. Come riporta Gazzetta.it, il francese ha insinuato che il giustiziere dei Bleus in Germania sia un elemento divisivo per lo spogliatoio, andando poi a riferire al presidente Textor che ha diramato un comunicato in cui esprimeva il proprio sostegno al tecnico, tirando al tempo stesso le orecchie ai giocatori che non davano il massimo.

Infine, la stilettata di Domenech, che ha parlato di un “weekend sfortunato per gli allenatori italiani”: “Dopo Gattuso con il Marsiglia, Grosso perde a Reims. Ma le primizie per far bene ci sono”. In cauda venenum.

Il web si rivolta contro Domenech: “Ancora gli brucia”

E intanto le frecciatine del massimo rappresentante degli allenatori francesi accendono la bagarre sui social di casa nostra. “Sindacato allenatori o Corporazione allenatori? Un vero sindacato dovrebbe difendere tutta la propria categoria indipendentemente dalla provenienza del singolo soggetto”, è la ragionevole tesi di Giovanni.

Simone è più tranchant: “Ogni paese e il suo panorama calcistico ha il suo personaggio tossico. Ecco lui è quello francese!”. Domenico nota: “Oh sono passati quasi 20 anni e ancora non gli passa… Incredibile”. Giuseppe aggiunge: “Che bello vederti rosicare ancora a 17 anni di distanza”. Ma c’è spazio anche per le ironie sulla situazione di casa nostra, come fa Nello, riferendosi alle difficoltà di un altro ex campione del mondo, ma con la Sampdoria: “Tempo qualche giorno e si unirà anche Pirlo, per una reunion mondiale

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