Il conto alla rovescia per l’inizio degli Australian Open è partito, il primo Slam del 2025 è alle porte, ma a tenere banco nel mondo del tennis è ancora il caso doping. Anzi: i casi doping. Perché dopo quello che ha visto coinvolto il numero 1 del circuito maschile, Jannik Sinner, è scoppiato lo scandalo che ha riguardato la regina del circuito femminile, Iga Swiatek. Per un mito di questo sport come Boris Becker, si tratta di due pasticci che danneggiano l’immagine del tennis e a cui andrebbe trovata una soluzione. E anche alla svelta.
- Caso Clostebol: il giudizio di Becker su Sinner
- L'attacco di Boris: "Casi Sinner e Swiatek negativi"
- Doping, le falle del sistema e i correttivi WADA
Caso Clostebol: il giudizio di Becker su Sinner
In diverse circostanze, anche recenti, Becker aveva detto la sua sul caso Clostebol, mostrandosi solidale e garantista nei confronti di Sinner. In una delle sue ultime uscite sui social, l’ex campione tedesco aveva sottolineato la necessità di documentarsi e di leggere con attenzione tutti i dati prima di esprimere giudizi o emettere sentenze.Una chiara risposta a chi, come Kyrgios, Djokovic e qualche altro, si è ormai schierato dalla parte dei forcaioli.
L’attacco di Boris: “Casi Sinner e Swiatek negativi”
Rispondendo alle domande dei giornalisti di Eurosport, proprio alla vigilia degli Australian Open, Becker è stato più diretto e ha rivolto un vero e proprio attacco, durissimo e circostanziato, a tutto il sistema. “I casi doping di Sinner e Swiatek dannosi per il tennis? Sì, è vero, tutto questo è negativo per il tennis“, ha sentenziato Becker. “Bisogna trovare una soluzione sensata affinché ciò non accada di nuovo. Se due dei migliori professionisti del nostro sport sono coinvolti, allora è dannoso. Questo offusca l’immagine del tennis”.
Doping, le falle del sistema e i correttivi WADA
Un attacco, naturalmente, non rivolto a Sinner e a Swiatek, ma a un regolamento che ha stentato a uniformarsi ai tempi correnti e che ora sta dimostrando impietosamente tutte le sue falle. La stessa WADA, che pure per Sinner ha fatto ricorso e per Swiatek no – o per lo meno non ancora – ha recentemente modificato alcuni suoi pilastri, rivedendo i concetti di dosi minime e approvando norme meno stringenti per le contaminazioni non intenzionali. Ma questi cambiamenti saranno in vigore solo tra un anno. E nel frattempo, si chiede Becker, il tennis dove andrà a finire?