Piccolo spoiler: Nick Kyrgios e i suoi “amici” stanno per scatenarsi. Perché di certo la squalifica, o meglio la sospensione per 18 mesi di Max Purcell decisa dall’ITIA, l’agenzia antidoping indipendente del tennis, promette di infiammare nuovamente – e stucchevolmente – gli animi nei confronti di Jannik Sinner, atteso tra pochi giorni al rientro dopo i tre mesi di stop concordati con la WADA. L’australiano è stato condannato ai sensi del programma antidoping del tennis, dopo aver ammesso di aver eseguito infusioni endovenose di vitamine oltre il limite consentito di 100 ml in 12 ore.
- Doping, Purcell condannato per violazione del regolamento
- Max Purcell, le infusioni endovenose di vitamine e le chat
- Il post dell'australiano su Instagram: "Finalmente è finita"
- Sinner e Purcell, trova le differenze: ma sui social è bufera
Doping, Purcell condannato per violazione del regolamento
Purcell, che a settembre 2024 è arrivato all’ottavo posto nella classifica mondiale del doppio, è stato fermato fino all’11 giugno 2026. Perderà inoltre tutti i risultati e i guadagni ottenuti tra il 16 dicembre 2023 e il 3 febbraio 2024. Proprio tra il 16 e il 20 dicembre del 2023 l’australiano ha ammesso di aver violato l’articolo 2.2 del programma antidoping, ricevendo infusioni endovenose di vitamine per oltre 500 ml, di gran lunga superiori al limite di 100 ml in 12 ore che riguarda anche sostanze non vietate come, appunto, le vitamine. Quella di Purcell è stata una violazione nei metodi, aggravata da un altro dettaglio.
Max Purcell, le infusioni endovenose di vitamine e le chat
Secondo quanto riportato dall’ITIA nelle motivazioni, il doppista ha tentato anche di nascondere i trattamenti, in prima battuta. Purcell, 27 anni, il 16 dicembre 2023 ha scambiato messaggi con un altro giocatore a proposito di una “seduta di idratazione” in una clinica, confermando poi di aver ricevuto un’infusione. Al personale della clinica l’australiano ha chiesto di non tenere ricevute e ha fornito giustificazioni relative a una finta malattia. Ha poi cercato sul web se l’infusione di vitamine fosse o meno proibita ai sensi del codice WADA. Per aver collaborato con ITIA, Purcell ha ottenuto uno sconto del 25% della pena.
Il post dell’australiano su Instagram: “Finalmente è finita”
Su Instagram lo stesso Purcell ha accettato con soddisfazione lo stop: “Questo caso è andato avanti per mesi, condizionando seriamente la mia qualità della vita. Dal non riuscire a dormire e mangiare, al rifiutare di essere me stesso, allo sviluppare tic nervosi e ansiosi con cui sto ancora combattendo ogni giorno. Non riuscivo a godermi nulla senza avere il pensiero di quel caso e le infinite possibilità di quale sanzione avrei ricevuto. Sono così contento che sia finita e che posso guardare avanti. Tutte le sostanze dell’infusione sono approvate dalla WADA e non mi hanno dato alcun beneficio nella performance. Tutto ciò è avvenuto 11 giorni prima del mio debutto in stagione, dopo che non mi sentivo bene ed ero affaticato per l’allenamento”.
Sinner e Purcell, trova le differenze: ma sui social è bufera
Come sottolineato a inizio articolo, sui social si è già scatenata la messa alla gogna della fantomatica “ingiustizia” subita da Purcell, se rapportata agli altrettanto presunti “favori” goduti da Sinner. In realtà le differenze tra i due casi sono evidenti. Il doppista australiano ha eseguito volontariamente un’infusione di vitamine, Jannik è stato contaminato involontariamente durante un massaggio dal suo fisioterapista, che aveva usato uno spray contenente una sostanza vietata per velocizzare la guarigione dopo essersi ferito a un dito. I legali di Sinner sono riusciti a dimostrare la sua buona fede. Ma qualcuno, ancora, non riesce ad accettarlo.