“Non è una situazione in cui mi fa piacere trovarmi, è delicata e difficile e anche diversa. Quel che so però è che non ho fatto nulla di male e questo già mi aiuta un po’ a tenere la testa alta”.
- Doping, Sinner rompe il silenzio
- Sinner confessa: momento difficile
- Sinner e la vittoria su Lehecka
- Sinner, la solidarietà di Medvedev
- Medvedev: Jannik mi sta simpatico
Doping, Sinner rompe il silenzio
Sono le parole con cui Jannik Sinner in conferenza stampa dopo la vittoria su Jiri Lehecka nei quarti di finale del torneo Atp 500 di Pechino ha parlato del ricorso della Wada l’agenzia mondiale antidoping, di fare ricorso al Tas di Losanna dopo l’assoluzione decisa dall’Itia per la positività al clostebol. “Di certo ho passato notti insonni in questo periodo e adesso ancora una volta non sarà facile -sottolinea il 23enne altoatesino – è un qualcosa che potenzialmente può accadere e sono ovviamente deluso di ritrovarmi di nuovo in questa posizione, ma proverò a restare concentrato sul mio lavoro facendo tutto quel che potrò per farmi trovare pronto per ogni partita che dovrò affrontare”.
Sinner confessa: momento difficile
Sinner non nega dunque che si tratti di un momento molto difficile: Sì, è un momento difficile per me e per il mio team. Tendo a tenermi vicine le persone che mi conoscono come persona e loro sanno chi sono, ma di sicuro non è facile. Sicuramente questo mi ricorda che cose del genere possono sempre succedere. Stare con le persone vicine, quelle che mi conoscono veramente, è il mio modo di affrontare questa vicenda. Ma rimane tutto molto difficile”.
Sinner e la vittoria su Lehecka
Sinner ha parlato poi della partita: “Con Lehecka ci conosciamo, l’ho affrontato anche a Indian Wells. Sono soddisfatto di averla chiusa in due set. Nel prossimo match dovrò alzare ancora il livello. Cerchiamo sempre di migliorare giorno dopo giorno. I successi sono il risultato del livello di gioco che esprimi, di quanto riesci ad essere continuo anche mentalmente. Cerchiamo di stare nel presente, ogni match ci fa capire che posso migliorare. Ho cambiato fisioterapista e preparatore e anche dal punto di vista fisico c’è tanto da fare”.
Sinner, la solidarietà di Medvedev
Sulla vicenda Sinner è intervenuto anche il tennista russo Daniil Medvedev. “Come per ogni tipo di situazione, anche in questa vicenda c’è chi pensa che debba essere sospeso e chi no. Questioni come queste io cerco sempre di guardarle da una giusta distanza, pensando a quanto sia dura per lui gestire ora questa faccenda. Nessuno vorrebbe trovarsi in questa situazione -aggiunge l’ex numero uno del mondo – se dovessi immaginare di ricevere una mail in cui mi si accusa di aver fallito un test antidoping e avessero trovato per qualsiasi motivo della cocaina o altro di cui non so nemmeno il nome, io resterei sorpreso perché non saprei dire come possa esser finita nella mia pipì o nel mio sangue. E’ una situazione davvero complicata”.
Medvedev: Jannik mi sta simpatico
Medvedev ha poi aggiunto: “Dico che lui ha ragione a fare ciò che sente di dover fare così come la Wada sta facendo forse quel che deve fare. Vedremo come andrà a finire, pensavamo che la storia fosse conclusa e invece no. Io la penso un po’ come Carlos Alcaraz, Jannik mi sta simpatico. Non penso che sia una vicenda che getti una cattiva reputazione sul tennis, se la stessa cosa fossa accaduta a 10 top10 tutta la vicenda sarebbe diversa. Invece è una situazione che riguarda solo lui e adesso non resta che vedere come andrà a finire”, conclude Medvedev.
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