Il giornalista Rino Icardi si è spento a Roma. Con la scomparsa di Icardi si chiude un capitolo di storia del giornalismo italiano. “L’ultimo dei sopravvissuti”, così si definiva per sottolineare come fosse l’unico baluardo ancora in vita di una redazione e di un giornalismo d’altri tempi. Un giornalismo, quello della trasmissione Rai – Tutto il calcio minuto per minuto, che ha fatto scuola e che riempiva con voci ed emozioni le domeniche di generazioni di italiani appassionati di pallone.
- Rino Icardi, giornalista da sempre
- Da "Tutto il calcio" ai grandi avvenimenti
- Rino Icardi, l'amore per l'ippica
- Il ricordo di Riccardo Cucchi
Rino Icardi, giornalista da sempre
Classe 1937, Icardi era nato il 18 maggio ad Alessandria e si era avvicinato al mondo del giornalismo fin da giovanissimo, iniziando a scrivere appena diciottenne. Prima la carta stampata, con l’esperienza come collaboratore per La Gazzetta dello Sport, poi, sul finire degli anni ’50, l’approdo in Rai, nella redazione sportiva che, lo vide tra i fondatori di Tutto il calcio minuto per minuto.
Da “Tutto il calcio” ai grandi avvenimenti
Di quell’avventura, condivisa con nomi del calibro di Roberto Bortoluzzi ed Alfredo Provenzali, Enrico Ameri e Sandro Ciotti e, poi, Massimo De Luca, Claudio Ferretti, Ezio Luzzi e Mario Giobbe, Icardi ricordava: “Quel 10 gennaio del 1960, io ero presente. L’ultimo dei sopravvissuti. Bortoluzzi faceva tutto da solo e noi lo si guardava un po’ da lontano”.
La vita lo portò anche a lavorare nella redazione del GR2, documentando con o suoi servizi importanti avvenimenti come la strage alla stazione di Bologna o l’elezione di Giovanni Paolo II. Appassionato di Ippica, seguì diverse edizioni degli Europei e dei Mondiali di calcio. La sua voce accompagnò anche il Giro d’Italia e l’automobilismo.
Rino Icardi, l’amore per l’ippica
Nel suo servizio per il GR1 odierno, il giornalista Rai, Filippo Corsini, lo ricorda come un “Un vecchio fuoriclasse del giornalismo italiano”, con “Una vita ricca di esperienze e di cultura, la passione per lo sport e per il microfono e, soprattutto, per l’ippica, il suo vero e unico grande amore”.
Il servizio di Corsini è chiuso dalla stessa inconfondibile voce di Icardi a raccontare l’amore per l’ippica: “Io l’amo, amo i cavalli. Lo sport che ha l’unico rapporto tra l’uomo e una persona viva, cioè tra le mani dell’uomo non c’è una bicicletta, non c’è un’automobile, non c’è un volante, c’è un’anima e basta. Tutto qua”.
Il ricordo di Riccardo Cucchi
Tanti i colleghi e gli amici che hanno voluto dedicare un pensiero a Icardi. Tra i primi messaggi quello di un’altra storica voce di Tutto il calcio, Riccardo Cucchi, che su Twitter ha scritto:
Un vero maestro. A lui debbo molto personalmente. Mi ha insegnato a fare questo mestiere. Con l’esempio e con la passione. Una voce indimenticabile. Radiofonica come poche, dalle giuste vibrazioni, dai toni caldi e coinvolgenti. E con l’attenzione alle parole. Addio Rino Icardi.