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Eden Hazard, il ritiro a soli 32 anni: dalle magie col Chelsea al declino Real

Il talento belga si congeda dal calcio giocato. Una carriera prestigiosa che forse poteva essere ancor più importante.

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Era nell’aria da tempo ma adesso è arrivata pure la conferma da parte del diretto interessato. Eden Hazard chiude col calcio, quanto meno con quello giocato. Scelta in controtendenza per un ragazzo di appena 32 anni ma figli di una carriera intensa che ne ha precocemente logorato il fisico. Resta un percorso importante, quello del talento belga, che ha vestito maglie prestigiose con le quali ha vissuto gli alti e bassi tipici del calcio e di qualunque altra professione.

L’inizio in Francia con il Lille

I primi passi Eden Hazard li ha mossi in Francia, nel Lille. I mastini sono andati a scovarlo in Belgio che era solo un ragazzino, per quanto evidentemente già brillante. A 17 anni ha esordito in Ligue 1 e dopo una stagione di apprendistato si è subito conquistato una maglia da titolare tra le fila del club transalpino. 50 reti in 194 presenze il bilancio della sua esperienza oltralpe, con bacheca arricchita da uno scudetto e una coppa nazionale. Un rendimento simile non può non catturare l’attenzione delle grandi squadre. Ad accaparrarselo è il Chelsea per una cifra vicina ai 40 milioni di euro.

E dalla società francese che gli ha permesso di farsi conoscere al grande pubblico arriva anche un messaggio di saluto con il Lille che lo definisce come “il migliore che ha vestito la nostra maglia”.

Il passaggio al Chelsea fino alla chiamata del Real

Con i Blues Hazard vince quasi tutto ciò che è possibile, comprese 2 Europa League. Grazie ai Pensioners il trequartista di La Louviére acquisisce una dimensione internazionale che gli vale la chiamata del Real Madrid. Naturalmente irrinunciabile. Se nel Chelsea è la star indiscussa di una squadra comunque ricca di qualità, tra i Blancos diventa uno dei tanti. Uno status che probabilmente finisce per minare la sua autostima, portandolo a un declino quasi inesorabile. Quattro anni in Spagna e appena 76 presenze. Tanti i trofei vinti, Champions inclusa. Ma davvero nullo o quasi il suo impatto in Liga.

Il messaggio di congedo del campione belga

Di chance per andare via ne ha avute diverse negli anni, ma non le ha mai raccolte. Terminato il contratto con la formazione guidata da Carlo Ancelotti, Hazard è quindi rimasto svincolato arrivando nel giro di qualche mese a prendere la decisione di appendere le proverbiali scarpette al chiodo. “Devi saperti ascoltare e dire basta al momento giusto. Dopo 16 anni di carriera e oltre 700 partite giocate, ho deciso di chiudere la mia carriera calcistica professionistica. Ho realizzato il mio sogno, giocare e divertirmi sui campi di tutta Europa e mondo” il succo del suo messaggio di commiato affidato naturalmente ai social. In bocca al lupo Eden, figlio della generazione d’oro di un Belgio che ha dominato nel ranking senza raccogliere nulla.

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