In questo limbo di attese, indiscrezioni, figure che riemergono da un recente passato a una settimana dalla morte di Silvio Berlusconi, Adriano Galliani prosegue nell’affidare riflessioni, dichiarazioni e sentimenti a messaggi che disegnano nuovi scenari. Per lui, fido collaboratore oggi al Monza calcio e destinato a ricoprire un ruolo in politica, ad occupare quel seggio che fu di Berlusconi proprio nel collegio di Monza.
E forse anche un ruolo differente, in attesa del 29 giugno (inizialmente si parlava, stando a indiscrezioni, del 26), giornata che segnerà l’apertura del testamento del principale azionista di Fininvest e fondatore di Forza Italia, nonché ex presidente del Milan e patron del Monza.
- Monza, Galliani e l'invito agli eredi Berlusconi
- Il bilancio e il mercato
- Il presente: socio e cordate
- Il ruolo e il messaggio di Galliani
Monza, Galliani e l’invito agli eredi Berlusconi
Al Corriere della Sera, Galliani ha affidato le sue sensazioni a giorni di distanza dalla scomparsa del proprietario del Monza, amico e autore della sua svolta professionale come ha affermato egli stesso.
“Ho un grande dolore nel cuore, ma ho ripreso le trattative di mercato perché, conoscendo bene il mio amico, mai avrebbe voluto che stessi qui a piangermi addosso”. Insomma, Galliani starebbe preparando la fase conclusiva che porterà a disegnare la squadra del prossimo anno mentre i rumors sul suo futuro aumentano, come se ad attivarli fosse un generatore automatico di ipotesi, scenari, eventualità che, però, sono legate a doppio filo a Fininvest e alla politica.
Quel seggio in Senato potrebbe essere suo, dopo la decisione di Paolo Berlusconi di non esporsi e di affidare a una figura terza, vicina ma non proveniente dalla famiglia, questo compito. I 5 figli di Silvio non mostrano alcun interesse, evidente, nei riguardi della politica e Marina si sarebbe solo occupata di tutelare le aziende, schermarle da eventuali attacchi dei quali vi abbiamo parlato e che vertono, inevitabilmente, su Vivendi che avrebbe già manifestato interesse per Mediaset (e Tim).
Ma quando si narra dell’attuale assetto del Monza, è impossibile non evidenziare quanta poca centralità abbia la società rispetto alle priorità di Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi e delle loro attività.
Adriano Galliani con Sacchi e Braida
Il bilancio e il mercato
Il Monza, dal momento dell’acquisizione nel settembre del 2018 a oggi, è costato complessivamente a Silvio Berlusconi e alla Fininvest 192,8 milioni di euro considerando, oltre agli investimenti per le campagne acquisti, anche le spese necessarie per l’ammodernamento dell’U Power Stadium e del centro sportivo di Monzello.
Il bilancio segna un rosso che ammonta a circa 65,4 milioni e il nodo cruciale dei riscatti obbligatori che vertono su 5 giocatori quali Petagna, Caprari, Pessina, Cragno e Pablo Marí. Cifre notevoli, posto che i nomi fatti hanno prospettive di mercato innegabili, rispetto ad altri compagni.
Secondo quel che riferisce il Corsera, comunque non c’è fretta. Non ci sono state pressioni su Galliani che attende il via libera da Fininvest (e dunque dai 5 eredi e dai principali alleati) per procedere in qualsiasi direzione.
Il feretro di Silvio Berlusconi
Il presente: socio e cordate
Il Monza sarebbe in vendita, è inevitabile e comprensibile almeno stando alle mosse fino ad ora dei 5 Berlusconi che hanno deciso di concentrare le loro competenze e le loro risorse sulle imprese di maggior centralità: Mediaset, Mondadori (che ha subito già una piccola riorganizzazione) e poi la società che Luigi sta gestendo con oculata attenzione, diversificando gli interessi e gli investimenti.
Evangelos Marinakis che pure è stato ricevuto ad Arcore nei mesi scorsi e già possiede quote dell’Olympiacos e del Nottingham Forest.
Il ruolo e il messaggio di Galliani
“Io resto al Monza finché mi sarà consentito”, ha sottolineato Galliani. “Mio padre mi portò a vedere Monza-Cagliari il giorno di san Giuseppe. Si figuri se lascio la società se non sarà Fininvest a chiedermelo”.
Non c’è fretta, come si intende nel rassicurante comunicato di Fininvest che nulla accenna di concreto sulla cessione del club brianzolo, ma questo invito a esternare neanche troppo velato vale un appello a chiudere i giochi quanto prima. E a pianificare le prossime azioni. Anche per quel che riguarda il Monza.