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Roland Garros, l’ultima volta di Errani: “Sarita” dà l’addio al singolare ma non a Paolini e nel futuro c’è un ruolo da coach

La tennista italiana, una delle più grandi del movimento azzurro, ha giocato la sua ultima partita in singolare ma continuerà in doppio con Paolini e nel misto con Vavassori…almeno per un po’

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Una carriera da sogno, in singolo e in doppio, Sara Errani è una delle leggende del tennis italiano. Ma ora la carta d’identità comincia a presentare il conto e la 38enne di Bologna deve fare delle scelte importanti come quelle di dire addio al singolare e concentrare le ultime risorse solo sul doppio. A Roland Garros, nelle qualificazioni, la sua ultima partita.

Il momento dei saluti

E’ arrivato il momento dei saluti per Sara Errani almeno per quanto riguarda la sua carriera da singolarista. Purtroppo i colpi, a cominciare dal servizio, non sono più quelli di una volta e la bolognese non riesce a essere competitiva come vorrebbe. Anche al Roland Garros ci ha provato partendo dalle qualificazioni ma si è dovuta fermare contro la tedesca Friedsam che l’ha battuta al supertiebreak del terzo set.

Qualche ora per pensarci e riordinare le idee e oggi è arrivato l’annuncio che era nell’aria da tempo con la campionessa italiana che ha affidato a Instagram i suoi pensieri: “Non riesco a smettere di piangere per il dispiacere: oggi è stata la mia ultima partita di singolo a tennis. Non mi piace essere al centro dell’attenzione e non ho voluto dare importanza a questo momento, forse perché inconsciamente volevo giocarla come tutte le altre, pensando solo a lottare e a provare a vincerla. Ma ora mi è venuto tutto addosso”.

Forse – continua Sarita – mi sto pentendo di averla gestita così, senza aver fatto venire le persone importanti della mia vita: la mia famiglia, i miei amici, tutte le persone che mi hanno accompagnato in questo lunghissimo e pazzesco viaggio che è stato il tennis. Senza aver dato a questo momento l’importanza che meritava. Ma forse questo rispecchia ciò che sono. Mi sarei sentita in imbarazzo a far venire tutti lì per me, a essere al centro dell’attenzione”.

L’addio di Sara

Un messaggio di addio quello di Sara Errani che ovviamente ringrazia il suo allenatore storico, Pablo Lozano che definisce come “la persona più importante di questo viaggio” e ovviamente non dimentica la famiglia, gli amici e tutti quelli che nel corso del tempo hanno fatto il tifo per lei: “Il campo da tennis è stata la mia casa, il mio rifugio, il mio campo di battaglia. Lì ho conosciuto chi sono, nel bene e nel male. E oggi, anche se saluto una parte di me, lo faccio con il cuore pieno. Ci rivediamo prestissimo in campo…il doppio e il misto mi aspettano”.

Il futuro di Errani

Nel futuro di Errani, almeno in quello prossimo, c’è ancora il campo e la racchetta visto che la coppia di doppio con Jasmine Paolini sta funzionando ancora alla grande come ha testimoniato la vittoria a Roma. E almeno in questa stagione i piani non dovrebbero cambiare, mentre dalla prossima Errani potrebbe anche decidere di dire definitivamente addio al tennis giocato. La sua grande passione, sempre sotto forma di racchetta, con il padel (che ha imparato ad amare in Spagna insieme al suo allenatore) però deve ancora aspettare. Il futuro di Sara potrebbe essere quello di allenatrice con un ruolo già importante che riveste anche se in maniera “ufficiosa” nel team di Jasmine Paolini, che non ha mai fatto mistero di come Errani sia stata fondamentale nella crescita degli ultimi anni.

Roland Garros: il tabellone del torneo femminile

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