Il mese di novembre ha sancito una vera e propria ripartenza per le competizioni esport in presenza. Con le dovute restrizioni e la giusta organizzazione, sono stati tantissimi gli eventi che si sono tenuti dal vivo. Uno di questi è il Mondiale di Esports 2021, che si è svolto ad Eilat in Israele. La spedizione azzurra ha portato a casa una memorabile medaglia d’argento in un titolo storico come Tekken.
Il player della nazionale Carlo “Mitrust Storm” Vinci , è riuscito a raggiungere la finale assoluta della competizione, dovendosi inchinare solamente dinanzi alla Corea del Sud, una vera e propria istituzione su Tekken. Carlo ha letteralmente distrutto il Belgio in semifinale, eliminando il suo avversario con un netto 4-2. Nonostante le intenzioni fossero quelle di fare il colpo grosso, l’italiano si è dovuto arrendere all’esperienza del giocatore Coreano, conquistando comunque un risultato storico per la giovanissima nazionale azzurra. “Sono contentissimo del percorso che ho fatto. Arrivare a giocarsi la finale è stata un’emozione grandissima. Aggiudicarsi il secondo posto ad un Mondiale di Tekken sicuramente mi ha dato tantissima fiducia e più consapevolezza delle mie capacità”, ha dichiarato a fine gara Vinci.
Menzione speciala per l’altro giocatore che ha vestito la casacca azzurra in questa competizione. Stiamo parlando di Raffaele Pagliuca, player della nazionale per quanto riguarda il titolo di efootball. L’italiano aveva preso parte alla spedizione, in sostituzione di Carmine Liuzzi. È stato anche lui protagonista di un grandissimo avvio, che però è stato stroncato sul più bello da importanti problemi tecnici, impedendo così la conquista della medaglia. Pagliuca infatti, si è piazzato quarto, dietro Georgia, Messico e Spagna. Proprio questi stessi problemi tecnici non hanno messo nelle condizioni Raffaele di disputare la finale per il 3°/4° posto.
L’azzurro, insieme a FIDE, ha ufficialmente presentato un ricorso all’IeSF.
Nonostante i due italiani non siano riusciti ad ottenere il risultato migliore in assoluto, il bilancio della nazionale azzurra è senza dubbio positivo, soprattutto considerando la giovane età della stessa. La strada è quella giusta e lascia ben sperare per il futuro.
Articolo a cura di Francesco Basile